VOCE
CORONAVIRUS IN VENETO
30.12.2021 - 18:45
“Preoccupati dalle feste, il virus circola e se non siamo chiusi è solo merito del vaccino”
Oltre diecimila contagi in un solo giorno, 86.889 veneti malati, 15 decessi in 24 ore. E la terapia intensiva piena al 18% e l’area medica degli ospedali al 19%, con tassi di crescita di ormai un punto percentuale al giorno. “Avanti di questo passo, il 10 gennaio saremo in zona arancione”. L’annuncio shock è arrivato ieri dal presidente del Veneto Luca Zaia, che ha fatto il punto - per l’ultima volta in questo 2021 - sull’andamento dell’epidemia da coronavirus.
“Siamo preoccupati per le festività - ha ammesso il governatore - in queste ore ci arrivano richieste se si possono fare feste con 200 persone... Non siamo qui a godere perché la gente non riesce a fare casino, ci piacerebbe che le piazze fossero piene ma in questa fase non ce lo possiamo proprio permettere. Il livello di circolazione del virus è alto”.
“Se oggi siamo aperti - ha sottolineato comunque Zaia - è perché la vaccinazione ha avuto effetti positivi”, per poi ricordare che “quasi l’80% dei ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati, uno su due i non vaccinati in area medica”.
Quindi sulle nuove restrizioni disposte dal governo: “Di fatto - ha detto Zaia - le norme che il governo ha voluto approvare sono tutte misure restrittive che vanno verso il lockdown per i non vaccinati. Io non sono mai stato convinto che ci possa essere una misura di legge che possa bloccare l’uscita di casa solo ad un gruppo di persone, ma con queste norme c’è già una grossa limitazione”.
In ogni caso, è stata evitata la quarantena a un milione e 600mila veneti. “Ieri - ha sottolineato Zaia - abbiamo fatto una lunghissima riunione con il governo: c’erano i ministri Gelmini e Speranza, poi stanotte ho sentito il ministro Speranza. Mi sembra chiaro che un po’ di istanze presentate sono state raccolte: chi ha la dose booster ed è asintomatico non fa la quarantena, fa un tampone a 5 giorni solo se è sintomatico. Questo significa che evitiamo la quarantena a 1,6 milioni di veneti, se dovessero diventare contatto stretto di positivo, se sono asintomatici, non stanno a casa ma continuano a fare la loro attività”.
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