VOCE
BADIA POLESINE
03.01.2022 - 02:41
BADIA POLESINE - Il Pd di Badia fa proprie le richieste del comitato familiari della Casa del sorriso al governatore Luca Zaia.
Il Partito democratico locale condivide quanto scritto dai familiari in una recente missiva indirizzata a “Babbo Zaia”. “Il Pd badiese rimarrà sempre a fianco di familiari, lavoratori ed ospiti della Casa del sorriso - scrivono dal circolo Matteotti - e questo perché quello di cui si sta parlando è un diritto negato, ossia quello alla assistenza ed alla salute, garantito a tutti senza censimento. L’impegnativa, cioè il contributo che la Regione dovrebbe dare alle persone anziane non autosufficienti che utilizzano il servizio offerto dalle residenze per anziani, non viene erogata nella quantità sufficiente per tutti. E ovviamente questo (con altri fattori) ha provocato a Badia l’aumento delle rette che pesa sugli ospiti e sulle famiglie degli stessi arrivando anche a oltre 3mila euro".
"Ci uniamo dunque alle richieste fatte a ‘Babbo Zaia’ dai familiari degli ospiti della Casa del sorriso – proseguono dal Pd - l’erogazione delle impegnative non può più essere rimandata! A fianco di questa enorme problematica, che è bene ricordare rimane di competenza della Regione Veneto, va sottolineato il pessimo stato in cui si trova l’ente badiese: tardiva presentazione di un serio piano industriale, indennità non attribuite ai dipendenti come da richiesta sindacale, esternalizzazione di tre nuclei della casa di riposo, carenza di personale, difficoltà per gli operatori di usufruire di ferie, riposi e permessi di cui hanno diritto, difficoltà nel reperire figure professionali necessarie alla struttura, per arrivare al bilancio dell’ente stesso che presenta un grosso buco. Ci affidiamo, come i bimbi, a Babbo Natale, per l’ennesimo Natale da non festeggiare con gioia per i familiari e dipendenti della Casa del sorriso: speriamo – è la conclusione - che la nostra amministrazione comunale, partendo dal sindaco Giovanni Rossi, il Cda della Casa del sorriso, e la Regione del Veneto si prendano l’impegno di risolvere davvero, una volta per tutte, questa situazione che riguarda le persone più fragili della comunità, cioè i nostri cari anziani”.
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