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ROVIGO

Smog, ancora molto male, ma si migliora

Nel 2021 sono stati 53 gli sforamenti alla soglia di polveri sottili

Smog, ancora molto male, ma si migliora

La qualità dell’aria migliora, anche se di poco, ma resta comunque un tallone d’Achille dell’ambiente polesano e veneto. 53 i giorni di superamento della soglia di guardia in Polesine contro i 35 ammessi nel corso di un annoi. Nel 2021 a Rovigo per ben 53 giorni la concentrazione delle polveri sottili ha superato quota 50 microgrammi di co2 per metro cibo d’aria, dato che certifica l’aria come scadente. 53 sforamenti a Rovigo che diventano addirittura 55 se si prende come riferimento la centralina Arpav di Badia Polesine (20 ad Adria). Insomma il numero consentito di soprasoglia superato di almeno venti rilevazioni. Dati che emergono dal report dell’Arpav sulla qualità dell’aria del 2021.

E allora dove sta il miglioramento? Nel confronto con gli anni passati: nel 2020 gli sforamenti furono addirittura 84, mentre nel 2019 si erano fermati a 69. Il 2021, quindi, è il migliore degli ultimi tre anni per quel che riguarda lo smog. Rimane il fatto che il bacino Padano resta uno dei peggiori, a livello europeo, per quel che riguarda la concentrazione e la stagnazione delle polveri sottili.

In tutte le altre città del Veneto i giorni di sforamento sono in linea o peggiori di quelli del Polesine.

E tuttavia il miglioramento rispetto al passato può essere considerato un segnale incoraggiante. “Con soddisfazione possiamo affermare che il grande e silenzioso lavoro che da anni stiamo mettendo in campo per migliorare lo stato di salute dell’aria veneta, seppur in un contesto difficile quale è il Bacino Padano dove c’è scarso ricambio d'aria, sta dando i suoi frutti”. Questo è il primo commento dell’Assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, sui dati del report predisposto da Arpav sulla qualità dell’aria del 2021, che analizza le informazioni provenienti dalle centraline automatiche della rete dell’agenzia.

“Il dato significativo è che, piano piano, i numeri sono in continuo e costante miglioramento - dice l’assessore - Non abbiamo avuto nessun superamento del valore limite annuale del biossido di azoto, e lo stesso dicasi per le polveri PM 2.5 e PM 10, anche se, per queste ultime, non si è riusciti a rispettare in tutte le centraline il valore limite giornaliero. Anche per l’ozono, pur essendoci superamenti del valore obiettivo, sono decisamente meno numerosi rispetto al passato. E questo è in buona parte frutto delle oltre settanta misure contenute nel nostro piano regionale, ora in fase di aggiornamento, che dimostra tutta la sua efficacia”.

“Negli ultimi anni abbiamo investito oltre un miliardo di euro su tutti i settori strategici per l’aria: trasporto pubblico e privato, infrastrutture, efficientamento energetico”, conclude l’assessore. “Ovviamente non ci fermiamo qui e continueremo ad investire, lavorando altresì in sinergia con le altre Regioni del bacino Padano sapendo bene che la problematica geomorfologica che dobbiamo affrontare non si può fermare ai confini geografici di un territorio. Al contrario di ciò che qualcuno vuol far credere, in Veneto la qualità e lo stato di salute dell'aria, negli ultimi anni, è in deciso miglioramento, anche se c'è ancora molto da fare”.

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