VOCE
ROSOLINA
10.01.2022 - 10:52
L’Ente Parco rifiuta la donazione di un terreno di quasi 40mila metri quadrati, a Rosolina. L’offerta era arrivata nel maggio scorso, da parte di due cittadini di Rosolina. L’istruttoria, i sopralluoghi e i relativi approfondimenti, compiuti dall’Ente Parco, sono poi durati per quasi tutto il 2021. E, negli ultimi giorni dell’anno, il Parco ha pubblicato sul proprio sito la decisione finale assunta dal consiglio direttivo: quella, cioè, di rifiutare la donazione, che sarebbe risultata troppo onerosa per le casse dell’ente stesso.
In particolare, a preoccupare il Parco è il fatto che il terreno si sviluppa lungo la linea ferroviaria e dunque si è ravvisata “la necessità di una messa in sicurezza, per limitare i danni che potrebbero derivare dalla caduta accidentale delle piante sui binari della linea ferroviaria, con costi a carico della proprietà del fondo”. Ovvero dell’Ente Parco, qualora avesse accettato la donazione. Questo problema era stato segnalato dal tecnico incaricato dal Parco di svolgere un sopralluogo nell’area, e che si è avvalso della collaborazione dai tecnici della direzione territoriale di Venezia della Rete Ferroviaria Italiana e del collegato reparto Tgl.
Non è tutto: accettando la donazione, il Parco avrebbe dovuto farsi carico “sia delle spese notarili, con le conseguenti imposte e tasse necessarie per la donazione, sia delle spese che devono essere sostenute per la manutenzione e buona conservazione del territorio”. Cifre, evidentemente, giudicate troppo onerose per il Parco, che ha conseguentemente sondato l’eventuale interesse del Comune di Rosolina per l’acquisizione dell’area. In ogni caso, anche il Comune, con la precedente amministrazione, si era detta non interessata a ricevere quel fondo tra i beni di proprietà.
Nel dettaglio, stiamo parlando di un terreno di ben 39.267 metri quadrati, che si trova interamente all’interno del perimetro del Parco ed è classificato all’interno delle “dune fossili e relitti boscati”, e per questo è necessario rispettare, al suo interno, i vincoli relativi alla zona Sic “Dune” di Rosolina e Volto, che fanno riferimento alla rete ecologica europea Natura 2000. In ogni caso, il consiglio direttivo del Parco, all’unanimità, ha votato contro l’acquisizione della donazione. Quel terreno, dunque, resta di proprietà privata. E saranno quindi i proprietari a doversi fare carico della manutenzione e della messa in sicurezza del terreno stesso, e delle piante che vi crescono.
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