VOCE
FERROVIE
11.01.2022 - 10:21
Ci sarà anche la Tav Bologna-Padova nel piano delle infrastrutture del Pnrr. Un piano di fattibilità per completare l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Reggio Calabra-Venezia. Fino a poco tempo fa quello che mandava era proprio il tratto da Bologna a Padova, che attraversa anche la provincia di Rovigo. Ora il governo è corso ai ripari e con i fondi complementari del Pnrr (55 miliardi di euro) ha messo in campo il progetto di fattibilità per il raddoppio dei binari della linea che dal capoluogo emiliano arriva - attraverso Ferrara, Rovigo e le Terme Euganee - alla città del Santo.
Alcuni giorni fa il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini ha trasmesso al parlamento il “Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci” (in sigla il Dsmf), un report previsto proprio dal piano europeo che porterà poi alla firma del nuovo contratto di programma tra governo e Rfi. L’obiettivo è quello di ‘un sistema ferroviario innovativo, sicuro e più sostenibile’ da realizzarsi nei prossimi anni in parte con le risorse del Pnrr e anche con le disponibilità complementari che proprio i fondi europei creeranno.
Il documento contiene la descrizione “degli assi strategici in materia di mobilità ferroviaria”, come appunto il corridoio Baltico-Adriatico che collega l’Austria (attraverso Tarvisio) e la Slovenia ai porti del nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna e Ancona, passando per i nodi urbani di Udine, Padova e Bologna. Ma nel Dsmf ci sono anche interventi a supporto di aeroporti e destinazioni turistiche. Per quanto riguarda il Veneto: i collegamenti ferroviari tra lo scalo Catullo di Verona e l’area del Garda, e poi la possibilità di far arrivare i binari anche all’aeroporto Canova di Treviso.
Il più importante tra i progetti inseriti negli studi di fattibilità è l’alta velocità e alta capacità tra Padova e Bologna. Prima di tutto perché cancella ogni ipotesi, che pure era stata valutata, di spostare il collegamento lungo la Valdastico fino a Vicenza. La Tav quindi passerà anche per il Polesine, e Padova sarà il centro del nodo tra la linea per Bologna e la Milano- Venezia. Tra i vantaggi dell’intervento di raddoppio dei binari esistenti c’è anche la completa eliminazione dei passaggi a livello ancora presenti nel territorio. Non definita la tempistica, ma probabilmente si arriverà anche oltre il 2026.
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