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IL CASO

Non c’è pace per la Mecenati

Cavallari spiega: “Tutti i gruppi di minoranza hanno chiesto l’annullamento in autotutela”

Non c’è pace per la Mecenati

Non c’è pace per la fondazione Mecenati. Anzi si fa sempre più duro lo scontro tra opposizione e giunta con l’ultimo casus belli della nomina del quinto componente del cda dell’ente, ovvero Luciano Fantinati in sostituzione di Graziella Bovolenta. Nomina di competenza del sindaco Omar Barbierato, ma in questo caso effettuata dalla vicesindaca Wilma Moda. Procedimento anomalo a forte rischio di invalidità anche perché non viene spiegato quale impedimento sia occorso al sindaco per non adempiere ai propri impegni istituzionali.

Così tutti i consiglieri dei gruppi di minoranza hanno inviato una richiesta di annullamento del provvedimento in autotutela. Richiesta fatta pervenire anche al prefetto e all’Anac. Di questa iniziativa si fa portavoce Lamberto Cavallari che subito solleva una questione di metodo e mancanza di rispetto. “Non abbiamo informato gli organi di stampa del nostro intervento – spiega – per mantenere un profilo basso e per prevenire ogni possibile obiezione sul fatto che vogliamo strumentalizzare la vicenda o cercare visibilità come spesso, ingiustamente e fuori luogo, veniamo accusati. Prendiamo atto che il nostro comportamento non è stato apprezzato a Palazzo Tassoni e il sindaco ha dato alla stampa un comunicato di risposta alla nostra iniziativa, un giorno primo che Wilma Moda ci mandasse la risposta ufficiale. Parlare di mancanza di rispetto è poca cosa”.

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