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TAGLIO DI PO

Ponte di via Sicilia, c’è il contributo

In arrivo dalla Regione Veneto le risorse per l’intervento di ristrutturazione a Oca Marina

Ponte di via Sicilia, c’è il contributo

 “Siamo stati beneficiari di un importante contributo regionale che ci consentirà di fare un importante intervento di ristrutturazione del ponte di via Sicilia, a Oca Marina”. Lo afferma l’assessore ai lavori pubblici Davide Marangoni che continua: “L’aggiudicazione è avvenuta grazie ad uno studio di fattibilità redatto e presentato a settembre dell’anno scorso”.

L’intervento, finanziato dalla legge regionale numero 39 del 1991 prevista per interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale, prevede un importante adeguamento strutturale viste le precarie condizioni dell’impalcato, il rifacimento del manto stradale e della segnaletica orizzontale e verticale e il rifacimento del parapetto con installazione di barriere a deformazione controllata, come previsto dal codice della strada.

L’amministrazione comunale di Taglio di Po, a causa della situazione statica dell’infrastruttura già nel novembre del 2018, tramite ordinanza, ha dovuto vietare il transito di veicoli pesanti garantendo il solo passaggio agli altri mezzi con senso unico alternato.

Su un importo lavori da quadro economico di 99.161,75 euro, di cui 89.338,96 euro di lavori a base d’asta e 9.822,77 euro di somma a disposizione, l’amministrazione è stata beneficiaria di un contributo pari a 79.309,54 euro, circa l’80% della somma prevista.

“Questo è da considerarsi un progetto strategico molto importante - sono sempre parole dell’assessore ai lavori pubblici Davide Marangoni- in quanto per quel ponte è previsto il passaggio della pista ciclabile Adriatica e pertanto gli obiettivi che ci siamo prefissati non sono solo quelli di adeguamento strutturale, ma anche quelli necessari a favorire e promuovere un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale, alternativa all’uso dei veicoli a motore, prevedendo soluzioni che favoriscano la sicurezza nei punti di maggior conflitto tra ciclisti, pedoni e veicoli a motore e quindi favorire il collegamento tra due rami del Po che sono sede del Parco naturale del Delta del Po al fine incrementarne l’attrattiva turistica”.

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