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Interporto spina dorsale della Zls

Benefici fiscali anche per nuovi insediamenti nelle aree interportuali di Rovigo e Bosaro

Interporto spina dorsale della Zls

Benefici fiscali anche per nuovi insediamenti nelle aree interportuali di Rovigo e Bosaro

Dentro Rovigo e Bosaro, e fuori Trecenta, Bagnolo e Fiesso Umbertiano? A volerla buttar giù così questa potrebbe essere la nuova area Zls del Polesine dopo la perimetrazione effettuata proprio in questi giorni. Ma ci sono aspetti da spiegare e da chiarire. Prima di tutto i tre Comuni medio e altopolesani non sono esclusi dall’area Zes, o meglio non lo sono del tutto, perché Trecenta, Bagnolo di Po e Fiesso rimarranno all’interno dell’area indicata dal Piano strategico per la Zona logistica semplificata, ma lo saranno in modo “depotenziato”. Ossia i nuovi insediamenti potranno continuare a godere dei benefici amministrativi e autorizzativi, ma non di quelli fiscali, che poi sono il succo economico della Zls. In pratica saranno area Zls ‘semplice’ e non ‘rafforzata’ come il resto del territorio polesano indicato come area Zls equiparata alle Zes. La cosa ha fatto arrabbiare non poco i tre sindaci, che però potrebbero vedere mitigata la loro delusione con forme di compensazione.
Nell’area Zls entrano invece i territori di Bosaro e Rovigo, prima esclusi dal gruppo dei 16 Comuni polesani da Polesella a Melara.
Il motivo di queste novità è legato alle verifiche effettuate sul Piano strategico della Zls nelle scorse settimane dal dipartimento della coesione di Palazzo Chigi. Verifiche che hanno portato ad una variazione dei parametri per la formazione delle Zls. Quelli utilizzati da Regione e Camera di commercio Venezia Rovigo per la redazione del Piano strategico infatti si basavano su atti ufficiali dell’Unione europea e poi della Regione Veneto risalenti al 2014. Atti che avevano indicato come possibili aree Zes del Veneto i territori di Venezia e del Polesine, ma collegati ad un numero di di 50mila abitanti per ciascun territorio. Da qui l’indicazione delle aree di Marghera e dei 16 Comuni polesani.


Le valutazioni dei tecnici di Palazzo Chigi, invece hanno preteso come parametro la continuità territoriale collegata all’idrovia. E così si arriva all’Interporto di Rovigo considerato snodo infrastrutturale fondamentale per la Zls, anche e soprattutto come connessione diretta con il porto di Venezia, elemento centrale dell’intera Zls veneta. Ecco allora che l’area interportuale doveva essere inserita nella Zls non solo come infrastruttura (come nel piano della scorsa estate), ma anche come zona capace di ottenere benefici fiscali per i nuovi insediamenti. Area interportuale che oltre all’Interporto di Rovigo comprende anche una porzione del territorio comunale di Bosaro. Ed ecco quindi che nell’area della zona logistica sono entrati anche i territori di Bosaro e Rovigo (ma pare, ma occorre aspettare le carte, solo limitatamente ai terreni interportuali), completando così il collegamento territoriale e infrastrutturale Porto di Venezia-Interporto-altri Comuni Zes.

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