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CRESPINO

I bimbi ricordano i loro coetanei deportati e uccisi

Il toccante progetto degli studenti della scuola media di Crespino

Uccisero anche i bambini. Uno degli aspetti ai quali si pensa di meno, dell'Olocausto, forse perché è troppo terrificante perché lo si voglia fare consapevolmente. Si stima che le vittime, tra bambini e ragazzi, di quella che fu chiamata "soluzione finale", siano da calcolare nell'ordine del milione e mezzo.

Una storia agghiacciante, sulla quale hanno gettato luce, nell'ambito di un importante progetto incentrato sul giorno della memoria, gli studenti della scuola media di Crespino, assieme al corpo docente. Un progetto che è stato portato in scena nella giornata di giovedì 27 dicembre, con una serie di letture, animate dai filmati realizzati dagli studenti. Una testimonianza straziante di bimbi indifesi, infreddoliti, imprigionati, privati di tutto e, alla fine, nella stragrande maggioranza dei casi morti di stenti o uccisi.

Il lavoro di studenti e docenti non si è però fermato qui, ma è culminato con la realizzazione di una serie di pietre d'inciampo che ricordano i Crespinesi, anche coloro che per un breve tempo vissero in paese, e che trovano poi la morte nei campi di sterminio. A ricordo di come tutti furono toccati da quella follia e di come, in generale, il male tocchi tutti, sempre. Pietre d'inciampo che riportano il nome delle vittime di Crespino, la più giovane delle quali trovò la morte in un lager ad appena due anni. Due anni.

Una giornata importante, per scuola del paese che, ancora una volta, si conferma una vera eccellenza. Presente, e profondamente colpita dalle emozioni che i ragazzi hanno saputo cogliere e veicolare, anche la giunta comunale, guidata dal sindaco Angela Zambelli.

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