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Badia Polesine

La polizia scientifica incontra gli studenti

All'istituto "Levi" il viceispettore Fabio Ballestriero

La polizia scientifica incontra gli studenti

Gli studenti del Levi incontrano la polizia scientifica. Dopo un anno di stop dovuto alla pandemia, nei giorni scorsi, nell’aula magna della sede Einaudi, gli studenti hanno incontrato il responsabile del Gabinetto provinciale di polizia scientifica della Questura, viceispettore Fabio Ballestriero, e l’assistente capo coordinatore Samantha Pasqualini. Gli studenti delle classi seconde degli indirizzi economico e tecnologico sono stati i primi a seguire l’intervento, con la mediazione della professoressa Elisa Canetto, organizzatrice dell’evento. Nella prima parte è stata illustrata la storia di questa particolare sezione della polizia; sono state poi spiegate le tecniche di indagine che gli operatori della “scientifica” applicano per fare i rilevamenti e per risolvere i casi di criminalità, oltre alle tecnologie usate per identificare delinquenti e documentare l’attività di ordine pubblico durante le manifestazioni.

Infine, gli operatori della scientifica hanno eseguito degli esempi di indagini: con apposita strumentazione, hanno dimostrato come vengono rivelate le impronte digitali su diversi supporti. Alla seconda parte hanno invece partecipato le classi terza, quarta e quinta dell’indirizzo economico Sistemi informatici aziendali. Il responsabile del Gabinetto di polizia scientifica si è soffermato in particolare sulle tecnologie informatiche utilizzate per identificare le persone. È stato infine mostrato come si può risalire all’identità di una persona attraverso le sue tracce biologiche, con l’ausilio di software. “Da questo incontro gli studenti hanno compreso l’importante lavoro che gli operatori della polizia scientifica svolgono per tutelare la sicurezza dei cittadini - commenta la docente Elisa Canetto - ed auspichiamo che la passione e la dedizione al proprio lavoro dagli operatori abbiano alimentato in qualche ragazzo il desiderio di intraprendere la carriera nella polizia scientifica”. “Queste opportunità sono fondamentali per i nostri studenti - aggiunge il dirigente scolastico Amos Golinelli - perché offrono loro la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro, prendendo in considerazione anche figure che purtroppo a volte sono un po’ penalizzate e banalizzate dai programmi televisivi. Comprendere che si possono spendere, e ulteriormente approfondire, le conoscenze e competenze acquisite sui banchi per svolgere professioni così importanti per il bene dell’intera comunità è senz’altro uno dei nostri obiettivi come scuola e come educatori. Non posso che ringraziare i docenti che si spendono per organizzare queste occasioni e la polizia scientifica di Rovigo che ha accolto il nostro invito, con generosità e passione”.

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