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BADIA POLESINE

Villa Valente, prosegue il recupero

Il sindaco Rossi: “L’attenzione sul bene c’è, ci sarà e su questo abbiamo intenzione di intervenire”

Villa Valente, prosegue il recupero

 Lavoro di squadra per proseguire il recupero dell’ex villa Valente Crocco. La conferenza “Beni confiscati in Veneto”, ospitata venerdì pomeriggio alla Casa della cultura di Salvaterra, è stata l’occasione per fare il punto sul recupero del bene sottratto alla mafia, che da anni ospita diverse associazioni ed attività volte alla promozione della cultura e della socialità.

A confermare la volontà di proseguire nel ripristino dell’immobile è stato il sindaco Giovanni Rossi, che nel proprio intervento iniziale ha sottolineato come, assieme a Remo Agnoletto, presidente del Centro Documentazione Polesano e referente dell’Ats Salvaterra, si stiano cercando opportunità di finanziamento.

“La Casa della cultura e della legalità è l’unico bene confiscato alla mafia della Provincia di Rovigo - ha detto il sindaco - è a Badia, e i risultati fino adesso si sono visti. Insieme a Remo Agnoletto stiamo costruendo qualcosa per il futuro. La scorsa primavera Remo ha presentato un progetto per il secondo stralcio di lavori in questo sito, che è già stato approvato in giunta. Il quadro economico del progetto è di 200mila euro, quindi sostanzialmente equivalente a quello del primo stralcio, e abbiamo già contattato il prefetto affinchè ci aiuti nella ricerca di un finanziamento, perché così è stato fatto anche per lo stralcio di lavori precedente. Ci sono i fondi del Pnrr - ha proseguito Rossi - il bando scade il 28 di febbraio, per cui avendo già pronto il progetto abbiamo il tempo per partecipare. Certo è che se unitamente alla nostra istanza viene allegata anche una lettera di presentazione del prefetto, molto probabilmente avremmo maggiori possibilità di successo. Ciò vuol dire che l’attenzione nei confronti di questo bene c’è, ci sarà e su questo abbiamo tutta l’intenzione di intervenire. A Remo avevamo già detto che era volontà dell’amministrazione cercare comunque all’interno del bilancio risorse proprie per copartecipare agli altri finanziamenti. La Fondazione Cariparo si è, per così dire, impegnata a contribuire per il 60% circa dell’importo, quindi 120mila euro su 200, a patto che ci siano altri canali di finanziamento. In questo momento dire una cifra è impossibile, ma l’amministrazione si impegnerà su questo fronte e sono sicuro che tutti insieme riusciremo ad arrivare all’obiettivo”.

“La prova della capacità dell’amministrazione di restare unita su questi temi è l’adesione ad Avviso pubblico - ha quindi ricordato il primo cittadino - ne siamo orgogliosi, vi assicuro che è stato un voto trasversale e che la delibera è stata votata all’unanimità. Abbiamo scelto la consigliera Sara Quaglia (di Adesso Badia, nda) come rappresentante dell’amministrazione, perchè credo che sia importante, quando si sviluppano questi temi, andare al di là delle appartenenze politiche”.

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