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Rovigo

La piscina chiude per protesta

Il polo natatorio di Rovigo resterà chiuso domenica mattina per protesta contro il caro bollette

La piscina chiude per protesta

Il polo natatorio di Rovigo resterà chiuso domenica mattina per protesta contro il caro bollette. “Aderiamo alla mobilitazione nazionale del settore per lanciare un messaggio chiaro al governo: senza aiuti non riusciremo a sopravvivere”, spiega il presidente della Rhodigium Nuoto 2006 Ssd, Silvano Lindaver. Che aggiunge: “Per ridurre al minimo i disagi per i nostri utenti, comunque, abbiamo deciso di tenere chiuso soltanto metà giornata”.

A mettere in ginocchio il mondo del nuoto è il caro energia. Lindaver spiega la questione bollette alla mano: la fornitura di gas del novembre 2019, “l’ultimo inverno a cui abbiamo lavorato a pieno ritmo, prima della pandemia”, costò alle casse della società che gestisce il polo natatorio 19mila euro. Quella del novembre corso riporta un importo di 34mila euro. Quasi il doppio. “Si capisce bene che non è certo un aumento trascurabile per una realtà come la nostra. Sono cifre di fronte alle quali tante piscine, in Italia, hanno deciso di chiudere, almeno temporaneamente. Noi non vogliamo arrivare a tanto, ma così è davvero difficile andare avanti”.

Anche perché il settore non si è mai davvero risollevato dal Covid: attualmente, gli iscritti al polo natatorio sono il 60% in meno rispetto all’epoca pre-pandemia. “Le persone fanno ancora fatica a tornare in piscina - conferma Lindaver - e per noi far quadrare i conti è sempre più difficile. Il governo deve darci una mano”.

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