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CORONAVIRUS IN POLESINE

Dad solo per i No Vax. "Giusto così"

Una veloce carrellata di opinioni tra i genitori rodigini sulla nuova normativa per il mondo della scuola

“Lezioni online? Non siamo pronti”

Addio Dad, o quasi. Da ieri, infatti, sono entrate in vigore le nuove regole per il mondo della scuola, anche seguendo in numeri in netto calo con la morsa del virus che sta via via scemando.

Nella scuola dell’infanzia, dove ci sono bimbi che non sono soggetti all’obbligo delle mascherine e ancora non sono in età vaccinabile, al quinto caso positivo si va in Dad. Nelle scuole primarie la Dad scatta dal quinto caso positivo accertato, unicamente per i non vaccinati, mentre per vaccinati e guariti non scatta. Alle medie e alle superiori la Dad scatta solo per i non vaccinati al secondo caso, non per vaccinati e guariti. Queste, quindi, le nuove regole entrare in vigore ieri che significano addio, o quasi, alla tanto criticata didattica a distanza.

Sulla questione Andrea ha le idee chiare: “Al di là della questione delle ‘discriminazione’, che a mio parere non c’è - dice - è una misura atta principalmente alla tutela della salute dei nostri bambini e del mondo della scuola. Speriamo che questa situazione termini del tutto perché ha creato e tuttora crea problemi in vari ambiti. Insomma discriminatorie le nuove regole? No, è solamente un’ulteriore tutela e un modo per rendere più regolare l’anno scolastico in corso”.

D’accordo con le nuove disposizioni lo è anche Riccardo: “La trova un’ottima soluzione, innanzitutto per i bambini che sono stati e sono i nostri veri eroi. La felicità è apprendere che la scuola torna in presenza, sia per i guariti sia per i vaccinati. Credo sia anche un grande peso tolto ai genitori”. Sul tema Annunziata è lapidaria: “La Dad è giusto che sia riservato solo ai non vaccinati. Vista l’alta percentuale di vaccinati, viene tolta una cosa difficile da gestire sia per i bambini sia per i genitori che, quelli con figli più piccoli, faticavano a regolarsi con il lavoro”.

Silvia è soddisfatta che la Dad vada in soffita: “E’ stata una soluzione per seguire le lezioni da casa ed evitare di gettare all’aria un intero anno scolastico. Ora, però, la didattica in presenza si può fare ed è giusto che si punti in tal senso”. Chi, invece, non si reputa d’accordo è Chiara: “A mio parere un po’ di discriminazione c’è verso chi ha deciso, ognuno con i propri motivi, di non vaccinare i propri figli. Ci atteniamo alla scelta ovviamente, ma queste nuove regole non mi trovano d’accordo. La Dad, però, è molto difficile per chi ha figli piccoli e ha creato disastri anche per i genitori, costretti a rimanere a casa dal lavoro per seguire i propri figli alle prese con le lezioni a distanza”.

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Commenti all'articolo

  • Nightmare

    Nightmare

    09 Febbraio 2022 - 06:01

    Vax o no vax i bimbi hanno il diritto di ricevere un istruzione in egual modo, in presenza. Pensate nella loro psiche che impatto devastante avrà il fatto che loro sono messi in "disparte". Questi danni li vedremo nel lungo termine, dove ci ritroveremo persone con grandi difficoltà di socializzazione. Ormai siamo tutti per la maggior parte vaccinati, e ci ammaliamo tutti lo stesso. Quindi di cos'abbiamo paura? Secondo me questa è solo pura discriminazione.

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