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Il risiko dei vertici della sanità

Rivoluzione di poltrone tra i dirigenti. Avvicendamento all’azienda sanitaria polesana. In arrivo Contato?

Il risiko dei vertici della sanità

Fra i posti in avvicendamento anche l’azienda sanitaria polesana. In arrivo Contato?

Un domino innescato nel sistema della sanità veneto. Una reazione a catena sui tasselli delle Ulss che presto potrebbe portare alla sostituzione di molti dirigenti apicali delle aziende sanitarie della nostra regione. Pensionamenti e avvicendamento di vertici che andrebbero a riconfigurare la geografia dei direttori generali delle Ulss, compresa l’Ulss 5 polesana. Per il momento si tratta di voci, indiscrezioni e interpretazioni che girano nei corridoi del consiglio regionale e che sono rimbalzate negli ambienti della sanità. Il movimento a catena potrebbe scattare nelle prossime settimane, probabilmente entro la prima metà di marzo, quando il governatore veneto Luca Zaia potrebbe procedere con le varie nomine.

Ad innescare questa girandola di politica sanitaria la situazione del direttore generale della Ulss 7 Pedemontana di Bassano, Carlo Bramezza, finito al centro delle polemiche, e di servizi televisivi, perché chiamato a rispondere di quasi 11 milioni di euro di debiti in qualità di socio di due società immobiliari trevigiane poi naufragate, tra 2008 e 2012. Secondo queste ricostruzioni Bramezza aveva firmato delle fidejussioni per milioni, mettendo in garanzia anche la propria casa. Ora il tribunale di Treviso ha avviato un procedimento di liquidazione del patrimonio del direttore dell’Ulss 7, fatti e procedimenti che non c’entrano affatto con l’azienda sanitaria, ma che per ragioni di opportunità potrebbero essere all’origine di un suo avvicendamento. Cosa che metterebbe in moto altri movimenti.

E non solo, perché tra poco dovrebbe andare in pensione Luciano Flor, direttore generale dell’area sanità della Regione Veneto. Ecco allora che l’esigenza di coprire queste due caselle rimaste vuote darà il via ad altri cambiamenti.

Le voci dicono che uno di questi spostamenti potrebbe riguardare anche Patrizia Simionato, direttore dell’Ulss 5 polesana da poco più di un anno, forse destinata a Vicenza o a Bassano. Per la Simionato sarebbe una sorta di ritorno a casa, e che la premierebbe per il buon lavoro fatto in Polesine con la campagna di vaccinazione e per i tanti investimenti su strutture, attrezzature mediche e apicalità. Nel caso la Simionato dovesse salutare il Polesine occorrerà nominare il suo successore, e non è escluso che la scelta possa ricadere sul polesano Edgardo Contato, attualmente alla guida della Ulss veneziana Serenissima e più volte dato in predicato di approdare al primo ufficio della cittadella sociosanitaria di viale Tre martiri.

Un movimento che richiederebbe una nomina, a questo punto, anche per l’azienda sanitaria veneziana. Il risiko poi aumenta di volume con movimenti in uscita anche all’interno della sanità veronese e un’altra voce riguarda il direttore generale dell’Ulss di Padova, Giuseppe Dal Ben, che in passato è stato anche alla guida dell’allora Ulss di Adria. Il suo nome è accostato per la sostituzione proprio di Flor alla testa dell’area sanità regionale. Insomma tre posti destinati a diventare vacanti e in grado di produrre una serie di movimenti e sostituzioni. Per mantenere elevato lo standard della sanità veneta, generalmente invidiato a livello nazionale e non solo.

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