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CRISI DEMOGRAFICA

Meno bimbi, si svuotano le scuole

“Azzerate” le paritarie, che passano da 80 alunni a due. Donazzan: “Fenomeno drammatico”

Meno bimbi, si svuotano le scuole

“Azzerate” le paritarie, che passano da 80 alunni a due. Donazzan: “Fenomeno drammatico”

ROVIGO - In un solo anno, le classi prime delle scuole polesane perderanno 373 alunni. Un’altra (l’ennesima) conseguenza della crisi demografica che investe la nostra provincia e che porta il territorio compreso tra Adige e Po a dire addio a oltre duemila residenti ogni anno.

Nel prossimo settembre, alla prima campanella saranno 4.879 gli alunni, tra prima elementare, prima media e prima superiore, che risponderanno “presente” all’appello. Nel settembre scorso erano 5.252. Un calo, appunto, di 373 unità, che colpirà soprattutto le elementari, dove saranno 194 i banchi in meno occupati. Alle medie, invece, resteranno liberi 190 posti, mentre il numero di nuovi iscritti alle scuole superiori resterà pressoché invariato, facendo registrare persino un leggerissimo aumento, dagli 1.802 attuali iscritti a 1.813. Non abbastanza, ovviamente, per compensare l’assenza da scuola dei fratelli più giovani. Alle elementari, i “remigini” passeranno a 1.545 a 1.351, con un calo del 12,6%: il più accentuato dell’intero Veneto, dove, mediamente, i nuovi iscritti caleranno dell’8,5% (oscillando dal -5,6% della provincia di Venezia, al -10,3% di quella di Verona). Alle medie, si passerà da 1.905 nuovi iscritti a 1.715, con una diminuzione del 10% esatto: peggio, in Veneto, fa solo Verona, con un -12,1%, mentre la media regionale si attesta a quota -7,1%.

Un discorso a parte meritano le scuole paritarie, che vedranno praticamente azzerati i propri iscritti. Se quest’anno hanno iniziato le elementari paritarie 59 bambini, l’anno prossimo saranno soltanto due; nessun iscritto, invece, alla prima media a fronte dei 21 dell’anno in corso. Un tracollo.

“Continua, purtroppo, questo dato drammatico della denatalità che si manifesta in tutta la sua evidenza nelle iscrizioni ai primi anni della scuola dell’obbligo. Quest’anno tra scuola primaria e secondaria in Veneto si segna un meno 7.142 iscritti al primo anno, solo per la primaria meno 3.295”, commenta il dato l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan “Ogni anno, da oltre un decennio, è un bollettino che declina in concreto cosa implica il drammatico fenomeno della denatalità nella nostra regione - precisa ancora Elena Donazzan - nemmeno gli immigrati stranieri, che fino a qualche anno fa, incidevano positivamente sul saldo delle nascite e delle iscrizioni alle nostre scuole ora sembrano più incidere sul trend e sembra si siano adeguati alla tendenza negativa del Veneto e dell’Italia tutta”.

“Senza nuovi nati non possiamo pensare alla sostenibilità - conclude l’assessore Donazzan - la sostenibilità sociale non è solo quella legata al green, ma anche della tenuta economica di una comunità. Più di altre nazioni l’Italia sconta, soprattutto in occasione delle attuali emergenze, la capacità di vedere e programmare. Oggi non è più rinviabile una iniziativa forte a sostegno alla vita, alla maternità e alla famiglia”.

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