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ECONOMIA

Caro bolletta, locali in ginocchio

“E’ dura, ma non ce la sentiamo di aumentare i prezzi. Bisognerebbe scendere in piazza”

Caro bolletta, locali in ginocchio

“E’ dura, ma non ce la sentiamo di aumentare i prezzi. Bisognerebbe scendere in piazza”

La temuta stangata in bolletta è ufficialmente arrivata. Sono tanti i rodigini che si sono scontrati con le cifre da capogiro di luce e gas in questi ultimi giorni, e anche per chi è ancora in attesa di ricevere la fattura la sensazione è che non ci sia proprio scampo.

Ristoratori ed esercenti in apprensione parlano di numeri mai visti. Un’ulteriore spiacevole sorpresa per chi, dopo aver attraversato questo lungo e faticoso periodo di pandemia, si ritrova a fare i conti ancora una volta con una situazione non facile da un punto di vista economico.

Barbara Maltarello del pub Pedavena di piazza Vittorio è ancora in attesa di ricevere le bollette, ma già si dice preoccupata. “Ho parlato con dei miei collaboratori che mi hanno riferito che le cifre sono raddoppiate o addirittura triplicate. Se devo pensare al futuro, dico la verità, mi sento un po’ atterrita. Stiamo giusto ora vedendo la luce in fondo al tunnel con la pandemia, ed ecco che veniamo risucchiati in un altro momento economico di difficoltà per tutti. Il rischio è che la gente viva per pagare le bollette. Perché anche rateizzando, si tratta pur sempre di somme che superano di sicuro i 100 euro al mese. Ci sono persone che hanno mutuo, affitto, famiglie a carico... e così sono costrette a stringere la cinghia e a tagliare tutti gli svaghi e le spese ‘superflue’, comprese le consumazioni al bar o i giri nei negozi del centro”.

“Insomma, è come un cane che si morde la coda. Solitamente - considera Maltarello - io pago sui 700-800 euro al mese per l’elettricità del bar. Ora già so che andrò sopra i 1.200 probabilmente, e a essere ottimisti”.

Tanta l’indignazione da parte di Giacomo Sguotti del locale Corsopolitan. “Siamo preoccupatissimi. Ormai da tre mesi abbiamo bollette della luce di oltre 11mila euro tra i due locali che gestiamo, il Corspolitan e la Taverna. Facendo un confronto con l’anno scorso in questo stesso periodo, le cifre erano di gran lunga meno della metà. Noi non ce la sentiamo di aumentare i prezzi ai nostri clienti - tiene a sottolineare Sguotti - ma è innegabile che siamo di fronte a un problema grosso. Auspichiamo aiuti di un certo peso, perché già le scorse settimane per via del numero elevato di contagi abbiamo avuto pochissima clientela. A ciò aggiungiamo l’aumento delle bollette... sarebbe da scendere in piazza per protestare, queste sono cifre insostenibili”.

Fabrizio Conforto dell’osteria Ai Trani confida nella comprensione dei rodigini: “Luce e gas per noi sono quasi triplicati. E’ dura far fronte anche a questo, dopo lo stand by della pandemia. Cerchiamo di essere sempre presenti per i nostri clienti e di stringere i denti. Speriamo soprattutto che ci sia comprensione da parte dei cittadini, che tornino a poco a poco a trovarci, anche perché i locali del centro sono il cuore pulsante dell’economia della città. E confidiamo nel fatto che anche l’amministrazione, che si è sempre dimostrata disponibile, ci venga incontro anche per quanto riguarda la revisione delle norme sui plateatici, ormai alle porte”.

Stefano Prearo del bar Franchin cerca di farsi forza. “Quello delle bollette è un problema che ci tange tutti - afferma - dobbiamo tenere duro e cercare di darci una mano. Facciamoci su le maniche e confidiamo in una situazione migliore questa primavera”.

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