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Badia Polesine

Museo civico, fondi fermi da 6 anni

L’amministrazione comunale attende i finanziamenti ministeriali dal 2016. Il sindaco Rossi: “Ok la pandemia, ma è troppo”. E Giacometti spinge su Franceschini

Museo civico, fondi fermi da 6 anni

Il museo civico Baruffaldi

In attesa di ottenere i finanziamenti statali, l’amministrazione comincia a pensare a un’alternativa per riuscire a terminare i lavori al museo civico. Del futuro dell’ex palazzo Monte Pegni si è tornato a parlare in sede di consiglio comunale il quale, pur essendo incentrato sulla presentazione del bilancio di previsione, ha fornito al consigliere di Adesso Badia Manuel Berengan l’occasione per chiedere aggiornamenti sul futuro dell’immobile nel cuore della piazza cittadina. I lavori di restauro al Baruffaldi, il cui secondo stralcio è legato ai finanziamenti del governo relativi al bando “Bellezza”, sono infatti ancora in attesa di essere completati.

“C’è tutta una corrispondenza che conferma che siamo in attesa del finanziamento - ha spiegato il sindaco Giovanni Rossi - un finanziamento del 2016 e di cui nel 2022 non si ha ancora certezza. Posso capire che ci sia stata la pandemia e che siano passati tre governi, ma se non abbiamo ancora ricevuto la somma non credo sia colpa nostra. Noi però non siamo rimasti fermi; per questo stiamo comunque predisponendo un progetto minimale a finire, per poter eventualmente aprire il museo. E’ chiaro che non potremo tenere sempre la tela del Bonsignori in prestito a San Benedetto Po, ma dico questo: per fortuna che abbiamo realizzato questo accordo. I contatti che abbiamo con il ministero li sollecitiamo quasi quotidianamente, se non altro per avere conferma che niente sia cambiato. Dunque - ha concluso il primo cittadino - chiunque possa aiutarci ad arrivare in fondo al finanziamento ci dia una mano”.

“Continuo a fare pressione – ha quindi precisato l’onorevole Antonietta Giacometti – Ho parlato nuovamente con il ministro Franceschini, che mi ha detto che la questione in questo momento non riguarda più il ministero della Cultura, ma la commissione di valutazione, e il tutto, una volta giunto a termine, andrà sul tavolo del presidente del Consiglio. Ho chiesto anche ai ministri Stefani e Garabaglia il loro supporto e si sono dimostrati disponibili, e posso assicurare che ho fatto tutto il possibile. Sono amareggiata perché non mi vengono date risposte, ma continuo ad insistere”.

Gli oltre 800mila euro promessi dal bando “Bellezza” del Governo consentirebbero di procedere con il secondo stralcio, necessario a completare ciò che resta da sistemare, soprattutto all’interno del museo. Una volta completati i lavori, si procederà anche al trasferimento al Baruffaldi della Collezione Balzan, ora custodita nel ridotto del teatro sociale, e a riportare a Badia l’Ultima Cena del Bonsignori, ora alloggiata all’ex refettorio monastico di San Benedetto Po.

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