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ROVIGO

Palazzo Oliva, degrado e occupanti

Alcuni senzatetto vi hanno trovato riparo. Boniolo: “Abbiamo chiesto loro di andarsene”

Palazzo Oliva, degrado e occupanti

Alcuni senzatetto vi hanno trovato riparo. Boniolo: “Abbiamo chiesto loro di andarsene”

Ha ospitato i libri appartenuti a Cibotto. Attualmente palazzo Oliva, il palazzo storico al civico 37 e 39 di via Angeli - ricevuto in lascito dall’Accademia dei Concordi - è un contenitore vuoto, lasciato all’abbandono.

L’Accademia, da tempo, sta provando a venderlo. Un modo per ricavare qualche soldino, certo, ma soprattutto per veder rivivere un palazzo storico, nel cuore del centro città, che ora è uno dei tanti buchi neri urbani. Qualche giorno fa, l’arrivo di un visitatore, con tanto di mazzo di chiavi, aveva fatto ben sperare i vicini: vuoi vedere - ha pensato qualcuno - che finalmente il palazzo torna a vivere? Invece, niente di fatto. “Se abbiamo venduto palazzo Oliva? Ma magari. Lo scriva pure: magari”, risponde Giovanni Boniolo, presidente dell’Accademia dei Concordi.

Intanto il palazzo continua a rimanere vuoto o a fare da magazzino quando necessario. Ma non solo: nelle scorse settimane, alcuni senzatetto vi si sono introdotti, per cercare riparo dal freddo.

Hanno forzato la porta, anzi “è tutto marcio, è bastata spingerla un po’ più forte”, spiega Boniolo, e hanno raggiunto il piano superiore, per stare al riparo dai rigori invernali. “Gentilmente, abbiamo chiesto loro di andarsene”, aggiunge il presidente dell’Accademia. E intanto, palazzo Oliva resta lì. A subire le ingiurie del tempo, perdendo pezzi anno dopo anno.

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