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La protesta

Gli ispettori del lavoro sotto la prefettura: "Più competenze, meno soldi"

Il prefetto Di Nuzzo ha accolto una delegazione sindacale della Funzione pubblica locale

Gli ispettori del lavoro di Rovigo tornano a protestare davanti alla prefettura e una delegazione viene accolta dal prefetto Clemente di Nuzzo.

Questa mattina 4 marzo le sigle sindacali della funzione pubblica si sono date appuntamento in via Celio sotto il palazzo del governo, per manifestare contro le condizioni di contratto e di lavoro.

Nello specifico, le Rsu e gli stessi lavoratori dell’Ispettorato di Ferrara e Rovigo hanno deciso di indire la manifestazione sotto gli uffici della prefettura: un’iniziativa che ha toccato in eguale forma diverse città in tutta Italia e che, a Roma, e ha visto la presenza delle sigle davanti al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 

"Più competenze e meno soldi", si leggeva nei cartelli esposti dai manifestanti. Queste ultime forme di protesta, tra l’altro, saranno perpetrate almeno fino al 18 marzo e, comunque, fino a quando l’amministrazione centrale "non porrà fine – si legge nella nota dei sindacati – a questa grave discriminazione tra dipendenti che fanno parte dello stesso comparto delle funzioni centrali".

Alla base dello stato di agitazione di tale settore, infatti, vi è un trattamento economico considerato ‘ingiusto’ da parte degli stessi lavoratori. Nella legge finanziaria del 2020 sono stati stanziati dei fondi atti a parificare le condizioni contrattuali (e, dunque, le indennità di amministrazione) di tutti i dipendenti dei ministeri. Ma giusto qualche giorno fa, Mario Draghi ha emanato un decreto attraverso il quale "si escludono i dipendenti dell’Ispettorato del lavoro".

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