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SUPERMERCATI

“Gli scaffali non rimarranno vuoti”

Gianni Canella, vicepresidente del gruppo Alì, rassicura tutti

“Gli scaffali non rimarranno vuoti”

Tranquilli: gli scaffali dei supermercati non resteranno vuoti, e non esiste alcun problema di approvvigionamento. E per quanto riguarda i rincari? “Ci stiamo lavorando. Non accettiamo alcun aumento a scatola chiusa dai nostri fornitori ma andiamo a contrattare, prezzo su prezzo. Ovviamente per quanto possibile”. Parola di Gianni Canella, vicepresidente del gruppo Alì.

Canella, come state gestendo la crisi?

“Il nostro obiettivo è quello di non riversare gli aumenti sui cittadini. Aumenti che, è bene chiarire, hanno iniziato ad arrivare già dalla fine dello scorso anno. A pesare è soprattutto il caro carburanti, visto che la merce si trasporta, ovviamente, su gomma. Ma noi stiamo cercando di contenere gli effetti”.

Come?

“Intanto con le offerte, che restano sempre valide. Poi, gli aumenti al momento sono limitati a poche categorie: la pasta, per esempio, ha avuto rincari contenuti già dal 2021. Ora ci saranno nuovi aumenti, a causa della mancanza di materie prime”.

Ma rischiamo di trovarci con gli scaffali vuoti?

“Ma assolutamente no. Non domani, e nemmeno per il prossimo mese. Se poi mi chiede nel lungo periodo, e se la guerra dovesse continuare a lungo, chi può dirlo? Ma tranquilli: se dovesse mancare un prodotto ce ne sarà sempre un altro equivalente disponibile”.

Avete registrato una corsa agli acquisti nei vostri supermercati?

“Fino a ieri (venerdì, ndr) assolutamente no. Oggi (sabato, ndr) qualcosa di più: la gente teme di restare senza rifornimenti e compra un pacco di pasta in più o una bottiglia d’olio di semi in più. Ma si tratta soltanto di una psicosi che purtroppo si autoalimenta anche sui social”.

Ma davvero c’è una corsa all’olio di semi?

“Da quello che mi dicono, sono soprattutto ristoratori e titolari di attività che stanno cercando di fare scorte per prevenire eventuali aumenti. Noi, comunque, stiamo lavorando per garantire la continuità della disponibilità del prodotto per le famiglie”.

Nemmeno lo sciopero dei Tir vi spaventa?

“No, anche perché le principali sigle sembra non abbiano aderito. In materia c’è un po’ di confusione. Ma non resteremo senza rifornimenti”.

Il caro carburanti, però, è una realtà con cui fare i conti...

“Ai nostri autotrasportatori abbiamo concesso l’aumento”.

Cosa si aspetta per il futuro?

“Chi può dirlo? La pandemia ha cambiato le priorità delle famiglie, questa guerra rischia di modificarle di nuovo. Bisogna cercare di capire cosa succederà domani, farsi trovare pronti… e essere ottimisti”.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    13 Marzo 2022 - 13:56

    Peccato.. spero nell'esasperazione popolare per rimescolare le carte...

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