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Il tour

Delta sospeso tra parco e museo

Dalla biciclettata lungo la Sacca al viaggio in barca, dai sapori della tavola ai tesori di via Badini

Delta sospeso tra parco e museo

Il viaggio nel cuore del Delta del Po finisce qui, al museo archeologico nazionale, nello scrigno della storia, della cultura e della bellezza dove tutto ha avuto inizio. Segno identitario di un territorio. Oltre tremila anni di storia dai primi insediamenti Veneti, agli Etruschi, ai Greci, alle magnificenze dell’età imperiale Romana, via via tra Medioevo e Rinascimento fino a oggi. Ed è tutto questo che fa di Adria, la città etrusca per eccellenza nell’area bassopolesana e bassoferrarese, la vera e propria capitale del parco del Delta del Po.

E grazie all’Ente parco il museo è coinvolto nel progetto Interreg Italia-Crozia Value promosso dall’Unione europea che mette a disposizione ben 3 milioni di euro per iniziative culturali, promozionali e strutturali. Tra gli interventi strutturali, due interessano il museo adriese che lo portano a qualificare la propria offerta turistico-culturale: primo, la sistemazione della recinzione esterna che delimita l’area tra le vie Badini, Angeli, Sauro e piazzale degli Etruschi; secondo la riqualificazione del giardino di 9.000 metri quadrati con diverse strutture ludico-educative per bambini per avvicinarli alla storia antica divertendosi. Infatti saranno installati a breve giochi, una barca con anfore che richiamano all’epoca romana, la tomba della biga e un teatro per rivivere l’epopea dell’età imperiale.

“Sarà sempre più un museo a misura di famiglie” fa sapere la direttrice Alberta Facchi intervenuta alla conferenza stampa insieme al presidente dell’Ente parco Moreno Gasparini e a Nicola Guarnieri di Fulvia Tour che ha organizzato l’evento. Il presidente ha rimarcato come “il progetto Value e tutta la strategia portata avanti dall’Ente parco è finalizzata a promuovere l’offerta turistica dell’area su tre precisi percorsi: il valore storico, artistico, culturale rappresentato dal museo e dall’area archeologica di San Basilio, il valore ambientale con l’immenso patrimonio di flora e fauna del Delta, il valore della tradizione che si esprime nella valorizzazione enogastronomica dei prodotti tipici locali. “Tutto questo - ha sottolineato Gasparini - nella prospettiva di conseguire quanto prima il riconoscimento del Marchio di patrimonio europeo”.

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