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Occhiobello

I giovani recuperano la panchina rossa

I componenti del consiglio comunale dei ragazzi hanno ridipinto e risistemato l’arredo urbano

I giovani recuperano la panchina rossa

“E’ una bella giornata per Occhiobello, per i ragazzi, per ogni cittadina e ogni cittadino del nostro comune. Penso, sono convinta, che le nuove generazioni siano una risorsa potente per il nostro oggi e il nostro domani”. Sondra Coizzi, sindaco di Occhiobello, commenta così l’iniziativa che ieri mattina ha portato le ragazze e i ragazzi del consiglio comunale dei ragazzi del paese altopolesano, a ridipingere e risistemare la “panchina rossa”, simbolo che ricorda le donne vittima di violenza in tanti paesi e città, posizionata a Santa Maria Maddalena nei pressi del polo scolastico di via Martin Luther King.

I giovani del consiglio comunale dei ragazzi - ha spiegato Coizzi – accompagnati dagli assessori Lorenza Bordin, Monica Viaro e Laura Bella, hanno riportato la nostra ‘panchina rossa’ allo splendore iniziale. Hanno prima tolto la vernice ormai scolorita con la carta vetrata e poi anno provveduto a ridipingere la panchina con attenzione. Credo si siano anche divertiti, ma soprattutto ritengo fossero molto soddisfatti di essere lì a lavorare insieme con l’obiettivo di fare una cosa importante, per tutte le donne, per tutti i nostri concittadini. Questi sono i giovani che desideriamo avere accanto e che, sicuramente, saranno protagonisti del loro e del nostro futuro. Questi sono i giovani che ci danno speranza in un mondo migliore, molto più bello e accogliente di quanto non siano state in grado di rendere tale le nostre generazioni”. Visibilmente soddisfatta, Sondra Coizzi non ha dubbi di sorta e lo afferma a chiare lettere: “Voglio ringraziare i giovani del consiglio comunale dei ragazzi perché, grazie a loro, passando vicino alla ‘panchina rossa’ messa a nuovo, chi passerà da queste parti penserà che le giovani generazioni vogliono costruire un mondo in cui donne e uomini potranno vivere in una società che riconosca parità di diritti e doveri e all’interno della quale gli antichi retaggi culturali, misogini e discriminanti, non avranno ragione di esistere”.

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