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CARO ENERGIA

Cereali alle stelle, bollette pure: "Così è dura!"

L'allevatore: "Ma io resto aperto, prima o poi si risale

Cereali alle stelle, bollette pure: "Così è dura!"

L'aumento del costo dell'energia, ma anche e soprattutto quello del grano, colpiscono pesantemente anche le aziende agricole e gli allevamenti del nostro territorio. Domenico Zanotto ha una azienda agricola e zootecnica con allevamento di bovini da carne a Buso, e fa parte del direttivo dell'associazione regionale allevatori, conosce bene il problema, che non colpisce solo la sua azienda, ma tutte le realtà simili. 

"Il caro energia ci ha colpiti, certo - spiega Zanotto - ma purtroppo è solo una delle voci che ci sta penalizzando. Infatti c'è anche l'aumento dei cereali e delle materie prime. Credo che sia in atto una grande speculazione. Se fosse solo un aumento dell'energia sarebbe anche sopportabile, ma mancano bovini e salgono i prezzi di farmaci e cereali. Insomma quando c'è confusione come in questo momento storico, si innescano le speculazioni su tutto".

"E' un periodo difficile da tempo: prima - prosegue - con il Covid i prezzi diminuivamo, non c'era produzione ed erano tutti fermi. Ma con la ripresa è scoppiata un'inflazione che ha superato alla grande la detrazione del Covid. E poi la guerra - continua l'allevatore - E' un fenomeno che non colpisce solo noi, è mondiale. L'energia influisce, certo, ma è il rincaro generale che ci colpisce di più: parliamo delle difficoltà per gli approvvigionamenti, e i listini del mercato cerealicolo sono alle stelle. Eppure come per la benzina, i depositi sono pieni ma questa è l'occasione per fare speculazione".

Per fortuna (degli allevatori) è salito anche il prezzo della carne. "E' aumentato anche il prezzo degli animali da macello e recuperiamo così un po' i nostri costi aumentati, ma l'aumento finisce con il ricadere sul consumatore, perché ora al macellaio, come anche alla grande distribuzione, la carne costa di più. Il nostro problema è che un anno fa con i prezzi più bassi riuscivi a fare programmi mentre adesso si naviga a vista, non riesci più a programmare nulla".

Gli allevatori, in ogni caso, secondo Zanotto, non mollano e in qualche modo riusciranno a superare anche questa crisi.

"Noi allevatori cerchiamo di sopportare la crisi, ne abbiamo avute tante. Non ho mai chiuso una stalla e i fatti mi danno ragione perché se rimani in piedi prima o poi si risale. Secondo me il nostro settore non chiude anche perché non ho mai visto qualcuno che chiuda una stalla e poi riesca a riaprire. Speriamo si tratti solo di una fase passeggera e speriamo che finisca presto la guerra".

E al governo, chiedete qualcosa? "Cosa vuole che chiediamo... Siamo ancora in attesa dei fondi a noi destinati per il Covid. E sono già passati due anni".

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