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LA CRISI

Vertice sindacati-Lanzarin: “L’Iras deve restare pubblica”

E’ quello che chiederanno le sigle sindacali all’assessore regionale al sociale nel vertice fissato per lunedì alle 9.30

Vertice sindacati-Lanzarin: “L’Iras deve restare pubblica”

ROVIGO - Una soluzione per l’Iras e la “garanzia che resti un bene pubblico”. E’ quello che chiederanno le sigle sindacali all’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin, nel vertice fissato per lunedì alle 9.30, a palazzo Balbi, che fa seguito all’incontro informale di lunedì scorso tra i sindacati stessi e Luca Zaia, a margine della presentazione del suo libro nel salone del Grano della Camera di Commercio di Rovigo.

Lunedì, a Venezia, “contiamo - dicono Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl - di raggiungere un ulteriore tassello per dare un futuro all’istituto. Zaia ci ha assicurato che la situazione è sul tavolo regionale e si sta cercando, non con poca fatica, di addivenire ad un risultato positivo”. Dai primi di febbraio - ricordano le sigle sindacali - “attraverso una ingiunzione di pagamento, una banca ha posto in evidenza delle criticità di carattere finanziario legate ai pesanti debiti accumulati negli ultimi 20 anni da Iras, ciò ha poi indotto la banca di tesoreria a cautelarsi per il pagamento degli stessi stipendi cosa che di fatto ha fatto procrastinare il pagamento di gennaio di qualche giorno”. “Siamo quindi subito intervenuti con il sindaco Edoardo Gaffeo - evidenzia Davide Benazzo, segretario generale Fp-Cgil - per comprendere se il Comune fosse disponibile per un incontro urgente finalizzato a creare le condizioni per un accordo che determinasse finalmente la stesura da parte di Iras di un piano industriale concreto che potesse dare garanzie e rilanciare l’ente. Non trovando spazi di avvicinamento fra commissario e sindaco abbiamo quindi chiesto un consiglio comunale straordinario e un’audizione in commissione, non trovando però una via di uscita chiara”.

“Siamo di fronte ad una situazione abbastanza paradossale: oltre 200 lavoratori, di cui molti precari, che pur garantendo servizi di qualità agli anziani sono a rischio di non prendere lo stipendio, dall’altro lato le istituzioni preposte: Comune e Regione che si rimpallano il fatto di dover intervenire e metterci i soldi per sanare i debiti. Siamo molto preoccupati per le sorti dell’ente”, afferma Cristiano Pavarin, segretario generale della Uil-Fpl. L’appuntamento di lunedì rappresenta quindi un punto di svolta per la vicenda: “Siamo consapevoli che le parti istituzionali stanno dialogando per un fine positivo comune - conclude Franco Maisto della Cisl-Fp - Rovigo ha necessità assoluta di mantenere l’Iras pubblica con investimenti potenzino i servizi”.

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