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STIENTA

Preso il "mostro" del Po: un siluro da due metri

Una pesca da record

Preso il "mostro" del Po: un siluro da due metri

Catturato l’ennesimo "mostro del Po". Nella mattinata di domenica, una cattura davvero da record è stata registrata nelle acque del Grande fiume. Precisamente nel tratto di fiume che lambisce l’abitato di Stienta.

A portare a riva il grosso siluro è stato Diego Dal Bello, stientese di 23 anni, che sin da piccolo si è impegnato nella pratica della pesca, iniziando nel canale dietro casa assieme al padre. “Con gli anni sono passato a pescare in canali sempre più grandi fino ad arrivare a pescare nel grande fiume che bacia gli argini del nostro bel paesino - racconta lo stesso Diego - Il mio siluro più grande catturato è di 2 metri e 20 e quello catturato nella mattinata di domenica nelle acque del Po a Stienta, è di 2 metri e 10 per 70 chili di peso. L’ho preso utilizzando la tecnica di pesca a pietra - conclude - nella quale si utilizza una pietra trovata sulle rive del fiume stesso come piombo per far stare ferme le esche nella forte corrente del fiume. Come esca ho utilizzato un carassio sui 10 centimetri, e l’ho posizionata sopra lo scalino di sabbia a ridosso di una grande buca: luogo dove il siluro si viene a rifocillare in questo periodo”.

La “Tecnica della Pietra” o “Pesca a Sasso” è una variante della vecchia pesca a fondo, piuttosto snobbata dai pescatori italiani tanto quanto apprezzata dai numerosi pescatori tedeschi che frequentano il Grande fiume. Si tratta di un metodo di pesca che va a cercare i siluri “in casa” cioè dove amano sostare anche quando non sono in attività o comunque quando le condizioni non sono tali da suggerire attività superficiale. I punti di maggior interesse sono spesso i giri d’acqua che si formano a valle delle lingue di sabbia delle spiagge, alle confluenze con immissari, ovviamente dietro ad ogni gradino repentino di fondale e appena a valle delle legnaie portate dalle piene. Anche la scelta della pietra risulta essere importante e ricade su sassi raccolti lungo gli argini, del peso dai 2 ai 5 chilogrammi, che verrà legato al gancetto con uno spezzone di nylon che si romperà in caso di attacco da parte di un siluro svincolando il pescatore dalla zavorra. Una cattura, quella di Diego, che si va ad aggiungere ad altre, sicuramente di grande rilievo, che sempre più spesso vengono effettuate nelle acque del Po.

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