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ROVIGO

Plateatici, pagamento rinviato. Gli esercenti: "Non basta"

Confesercenti punta a sospenderlo come a Ferrara. E “no agli arredi ‘solo in ferro’ danno economico”

Plateatici, pagamento rinviato. Gli esercenti: "Non basta"

Confesercenti punta a sospenderlo come a Ferrara. E “no agli arredi ‘solo in ferro’ danno economico”

C’è grande attesa per le novità che riguarderanno i dehors cittadini. Il sindaco Edoardo Gaffeo annuncia che il “cerchio sulle autorizzazioni ai plateatici” si sta stringendo mentre la giunta ha deliberato un differimento a luglio delle scadenza del termine per il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico relativa ai dehors.

“Come amministrazione avevamo una possibilità di differimento collegata all’articolo 25 che regola il canone - spiega il sindaco Gaffeo - Ci siamo confrontati anche con altre amministrazioni, in particolare con Padova che ha sospeso il pagamento in attesa che il governo dispensi dal pagamento, perché è il governo che può dispensare. Stiamo parlando di un gettito per le casse comunali di circa 50mila euro. Per gli esercenti sarà una boccata d’ossigeno, mentre lavoriamo per chiudere il cerchio delle autorizzazioni, una soddisfazione”.

Ma le associazioni di categoria non sono affatto soddisfatte. “E’ nostro obiettivo chiedere la stessa misura da poco concessa a Ferrara dal sindaco dal sindaco Alan Fabbri - dichiara Roberto Menin di Confesercenti - ovvero esonerare dal pagamento del canone dei dehors pubblici per tutto il 2022. Il sindaco di Ferrara lo ha fatto e ha trovato i soldi per farlo e per non far pagare la Tosap a queste categorie”.

Ma non si tratta solo di discutere del pagamento della Tosap. All’orizzonte, infatti, riappare il regolamento e una rivoluzione plateatici ad appena 4 anni dalle ultime modifiche.

Martedì pomeriggio gli operatori incontreranno l’assessore all’Urbanistica Luisa Cattozzo. “Una delle idee che sta girando insistentemente è l'uniformità dei plateatici come pare abbia chiesto la Sovrintendenza di Verona che ha di recente cambiato dirigente - spiega Roberto Menin, responsabile di Confesercenti - Chiederemo all’assessore se questa ulteriore indicazione è verosimile. Certo non si può pretendere di avere tutti i plateatici del centro uguali, non avrebbe senso in una condizione di libero mercato in cui siamo”.

L’altra questione di cui si dibatte (nuovamente) in Urbanistica è l’utilizzo della plastica per le sedute e i tavolini. L’attuale regolamento, siglato anche da Sovrintendenza, parla di arredi in ferro. Ma aggiunge “preferibilmente”.

“Ricordo che dopo lunghe discussioni con l’ex assessore all’Urbanistica Federica Moretti e con l’allora assessore al Commercio Luigi Paulon - dichiara ancora Menin - c’era anche stata una circolare interna dell’ex dirigente Ferlin che sottolineava come la richiesta non doveva essere esclusiva. Anche perché c’è plastica e plastica. Il ferro è facilmente deperibile e delicato, spesso più pesante quindi non facile da manovrare per gli operatori. Ma poi, 4 anni fa in molti hanno fatto investimenti sulla base di indicazioni concordate e ben precise, non si può cambiare idea così velocemente è un danno economico per molti locali della città”.

E ancora “fare anche solo una richiesta di dehors costa. I diritti di segreteria al Comune costano 150 euro, poi per le richieste permanenti è necessario il progetto di un architetto... Di fatto a Rovigo non ci sono ombrelloni rosso Coca Cola o altre cose inaccettabili. Si può migliorare, ma bisogna stare attenti a non creare un danno ai commercianti”.

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