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ADRIA

Autodromo alla frutta: venduti i beni mobili all'asta

Una bruttissima botta, per tutti coloro che sperano ancora

Autodromo alla frutta: venduti i beni mobili all'asta

Venduto il 95% dei beni mobiliari dell’autodromo, nell’asta che si è svolta in mattinata al tribunale di Rovigo. Il rimanente 5% sarà ceduto in una successiva asta, nei tempi previsti dalla legge. A contendersi i beni, sia pure divisi in diversi lotti, si è presentato un vero e proprio esercito di acquirenti: circa 200 persone interessate ai beni dell’autodromo.

A quanto si apprende non ha avuto seguito l’appello lanciato dal prefetto Clemente Di Nuzzo, insieme al sindaco Omar Barbierato, affinché i beni fossero ceduti in un unico blocco. Quali potranno essere le conseguenze sul futuro della struttura è difficile prevedere, sicuramente si tratta di un brutta botta, anche da punto di vista dell’immagine visto che in poche ore la notizia approderà nei principali siti web nazionali e internazionali del mondo dei motori.

Intanto si fa sempre più acceso lo scontro politico: il capogruppo dem Sandro Gino Spinello ha presentato un’interpellanza urgente sollecitando il sindaco Omar Barbierato a riferire quanto prima in consiglio comunale, per far chiarezza su alcuni aspetti controversi.

“Hanno destato legittimo interesse e grande stupore - scrive l’ex sindaco - le sue dichiarazioni circa l’esistenza di una cordata di imprenditori interessata a rilevare la struttura Adria raceway international. Dalle stesse dichiarazioni, riprese dalla stampa, si evince che la notizia fa seguito a contatti avuti ‘con rappresentanti di Confindustria secondo i quali ci sarebbero imprenditori interessati alla struttura, alcuni mi hanno chiamato e chiesto della situazione’. Successivamente a questa sua presa di posizione è intervenuto, sempre sulla stampa, il responsabile di Confindustria di Rovigo, il quale, smentendola nei fatti, ha tenuto testualmente a sottolineare che ‘stiamo tutti lavorando per una soluzione a favore dell’autodromo, in stretta connessione con la prefettura. Ma al momento non c’è alcuna cordata di imprenditori pronta a rilevare la struttura. Anche perché al momento l’autodromo non è in vendita, né si può affittare essendo sotto sequestro".

Lo stesso rappresentante di Confindustria rimarca: "Se il sindaco ha altre informazioni non riguardano la nostra associazione’. Parole chiare e nette”. A questo punto, secondo Spinello rileva che “non è venuta alcuna sua replica alle dure precisazioni di Confindustria, che le sue dichiarazioni sono state rese dopo un incontro nel Palazzo del Governo di Rovigo avuto da lei con il prefetto, la vice-prefetto, il curatore fallimentare di F&M, i commissari di Darma. Inoltre le sue impegnative esternazioni rischiano di far apparire meno definiti e chiari i rispettivi ruoli e funzioni tra i diversi soggetti attori della complicata e controversa vicenda di Adria raceway, ruoli e funzioni che obbligatoriamente tra loro devono rimanere distinti ed autonomi”. Allora l’esponente Pd chiede “con la massima urgenza di sapere se Barbierato intende riferire doverosamente e con urgenza al consiglio comunale”.

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