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POLESINE IN LUTTO

Due schianti nella notte, muoiono Diana e Alessandro

Lei era in auto, lui in bici

Ore tremende, per il Polesine, quelle comprese tra le 22 di mercoledì 13 aprile e le 21 di giovedì 14 aprile. In questo lasso di tempo, neppure una giornata intera, hanno perso la vita, sulle strade della provincia, due persone: Diana Galicaj, 24 anni, da poco residente a Badia Polesine, e Alessandro Astolfi, 46 anni, da sempre residente a Villadose.

Diana è morta in via Gavioli a Castelmassa, poco prima dell’incrocio con l’Eridania. Per motivi ancora non chiariti, in un tratto rettilineo della strada ha perso il controllo della sua auto, una Volkswagen Lupo che è andata a sbattere contro la recinzione di una casa, per poi terminare la propria corsa ribaltata sul fianco, proprio dal lato del guidatore. La ragazza, che viaggiava da sola, è rimasta incastrata e parzialmente schiacciata all’interno dell’abitacolo. Inutili i soccorsi: nonostante le cure del personale del Suem 118, arrivato sul posto poco dopo che è stato dato l’allarme, la ragazza è morta.

Diana, di origine albanese, era arrivata in Polesine da poco, dall’Abruzzo, dove viveva in provincia di Chieti. Aveva trovato casa a Badia Polesine. Si era trasferita qui perché - come tanti - aveva trovato lavoro nel nuovo magazzino di Amazon di Castelguglielmo, dove faceva l’operaia. I

La serata successiva, quella di giovedì 15 aprile, ha invece visto la morte di Alessandro, di Villadose. Tutto è accaduto verso le 21. Secondo una prima ricostruzione dei fatti si era recato all’area dell’essiccatoio, ex Cerere Polesana, per acquistare una piadina presso il chiosco ambulante "La Piada da Roby" che staziona lì durante i fine settimana. Sulla via del ritorno, la sua bici sarebbe stata colpita da una Fiat Panda: un impatto violento, che non ha lasciato alcuno scampo all'uomo.

Alessandro Astolfi era conosciuto in paese, risiedeva con la mamma e non lavorava, il papà era deceduto, resta la sorella che abita fuori provincia. Il sindaco Pier Paolo Barison ha voluto esprimere il cordoglio proprio e dell’intera comunità: “E’ una bruttissima notizia… purtroppo la seconda anima che ci lascia su quel tratto di strada (il 30 gennaio scorso una donna, Antonella Negro, era stata investita e uccisa su un tratto poco lontano) un pensiero ai suoi cari … Spero che presto parta la realizzazione della pista ciclabile su quel tratto constatando che rimarrà una strada pericolosa per i pedoni e per i ciclisti”. 

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