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AUTOTRASPORTO

"Aumento del gasolio folle, è una truffa!"

Camionisti sul piede di guerra, contro i rincari

"Aumento del gasolio folle, è una truffa!"

Rincaro carburanti, decurtazione del rimborso accise, liberalizzazione licenze e tariffe. “Quali le prospettive per il futuro?”: è la domanda posta da Cna, durante l’assemblea che ha incontrato il settore dei trasportatori. Molti i partecipanti, preoccupati per la situazione e per il futuro della propria attività a cui sono state illustrate le possibilità offerte dagli ultimi strumenti messi a disposizione dal governo.

“Gli argomenti di oggi sono particolarmente importanti visto il momento che stiamo vivendo - ha spiegato Walter Basso, di Cna trasporti - partendo dall’aumento del gasolio, analizzeremo la situazione attuale, le prospettive che si possono creare e come si evolverà il mercato”.

Durante l’incontro sono stati anche illustrati i servizi del Craav, il consorzio regionale autotrasportatori artigiani veneti. “Con l’ottica del gruppo di acquisto cerchiamo di essere di supporto a trasportatori e aziende, per abbassare i costi di gestione che ricadono sul settore”, hanno spiegato. Sconti autostradali, tessere pedaggi a zero costi fissi, carte di credito carburante, servizio scarico dati, e offerte a prezzi concorrenziali. “Una logica per abbattere i costi fissi e permettere all’azienda di risparmiare - ha aggiunto Paolo Fantinato presidente regionale Fita Cna e presidente Craav - siamo vicino a voi perché noi stessi siamo autotrasportatori. Avere sconti a disposizione significa un ritorno di soldi in tempi certi, utili e brevi”.

Rimane ancora aperto il tavolo con il governo che potrebbe, secondo Fantinato, dare speranza al settore. “Il costo del gasolio ha subito una dinamica fuori controllo - precisa Basso - non si tratta di un semplice rincaro, ma di un’impennata fuori dal controllo della Comunità Europea che è sembrata una speculazione. Le dinamiche che influenzano gli aumenti sono molteplici ed il prezzo di produzione del prodotto negli anni ha subito variazioni continue”.

Nel 2008 il prezzo del carburante era di 180 dollari al barile con costo di 1,50 euro al litro e accise, rispetto ad oggi, molto più basse. “Ora il costo è di 105 dollari al barile - prosegue - con gasolio a 1,79 euro e accise a o,367 euro al litro, fino al 2 maggio e forse prorogato al 30 giugno. Cingolani ha detto pubblicamente che siamo vittime di una truffa colossale, affermazione condivisibile e crediamo che si debba agire. Abbiamo chiesto l’intervento di Antitrust”.

Per abbassare il costo al distributore è stato pubblicato il decreto Ucraina, di cui una parte interessa anche il settore trasporti. “Con il decreto si prevedeva un abbassamento di 0,25 euro al litro ma, attraverso il comma 3, veniva sospeso il rimborso dovuto agli autotrasportatori”. La trattativa Unatrans-governo ha portato allo stanziamento di un fondo di 500 milioni di euro a favore della categoria che darà ristoro per il gasolio acquistato nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, per specifici veicoli. “Coprirà la perdita del costo accise ma non è legato a questo - continua Basso - è un ristoro per il maggior costo sostenuto sul gasolio per le aziende che hanno perso il rimborso accise. L’ammontare dovrebbe essere di circa 25 o 30 centesimi al litro acquistato nel primo trimestre”.

Mancavano però le modalità ed i tempi di erogazione, che andavano definite entro il 21 aprile. “Finalmente il 28 hanno definito il percorso tecnico per il credito di imposta - spiega - il 2 maggio ci sarà il provvedimento sul tavolo del consiglio dei ministri, verrà approvato e sarà immediatamente esecutivo”. Molte le domande e perplessità dei presenti su cosa avverrà dopo, di conferme però ve ne saranno poche. L’unica certezza è che alcuni costi dovranno necessariamente ricadere sui clienti con il timore di tutte le conseguenze che questo comporterà.

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