IL CASO
12/05/2022 - 17:19
Classe in gita per alcuni giorni, ma non al completo: sei ragazzi e due ragazzi, definiti indisciplinati, sono rimasti a casa, su decisione del consiglio di classe. Accade a Lecce, in una seconda media, dove gli otto avrebbero dato problemi disciplinari, tanto che, dopo vari "avvisi", si sarebbe deciso di lasciarli a casa. Una scelta, che, però, ha innescato le proteste dei genitori.
"I loro comportamenti sono al limite della delinquenza minorile, mettendo a rischio la sicurezza di tutti - spiega la dirigente dell'istituto a Il Quotidiano di Puglia. - E la colpa è dei genitori". Gli stessi che ora protestano contro la decisione dei docenti.
Dall'altra parte, però, i genitori dei ragazzi che non hanno dato problemi, che non ritenevano giusto che la gita saltasse per il comportamento di una minoranza. "Mamma e papà degli altri ci tenevano che la gita si facesse - prosegue la preside - La vivacità di un ragazzino non è mai motivo di punizione, non potrebbe esserlo: siamo docenti, formati per formare ed educare. In questo caso, però, parliamo di alunni completamente allo sbando, per i quali abbiamo più volte richiamato le famiglie: non possono pretendere che sia la scuola a supplire a una educazione che si impara, principalmente, fra le mura di casa".
"I professori - conclude la dirigente - hanno avvisato i ragazzi in ogni modo che il loro comportamento avrebbe portato a delle conseguenze. E ora nessuno può mettere i docenti sotto accusa per avere rifiutato di accompagnare al mare alunni che tengono comportamenti al limite della delinquenza minorile e mettono a repentaglio la sicurezza di tutti".
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