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Rovigo

Parcheggio selvaggio, parte l'esposto in procura

Nella piazzetta vincolata dalla Soprintendenza auto in sosta fuori legge

Parcheggio selvaggio, parte l'esposto in procura

ROVIGO - Parcheggio selvaggio nella piazzetta in pieno centro storico, ora un esposto sta per arrivare in procura. Si tratta della piazzetta Corte Cappa d’oro, dove i residenti esasperati hanno pensato di rivolgersi all’autorità giudiziaria per chiedere tutela dei propri diritti. Inoltre hanno già scritto una seconda lettera a vigili urbani, Soprintendenza, Comune amministratore per segnalare il problema e chiedere interventi.

Da anni questa piazzetta tra via Silvestri e via Boscolo, a pochi metri da piazza Garibaldi e dal teatro Sociale, è diventata a tutti gli effetti un parcheggio selvaggio. Nonostante la corte sia tutelata dalla Soprintendenza alle belle arti di Verona e Rovigo ogni giorno vi accedono automobilisti che lasciano la vettura davanti alle vetrine dei negozi, alle porte dei residenti, in alcuni casi davanti allo stesso ascensore che serve per accedere ai garage sotterranei.

Nella piazzetta si può parcheggiare solo per un breve lasso di tempo per il carico e scarico. Ma questa disposizione non viene in alcun modo rispettata, nonostante le numerose sollecitazioni dei residenti all’amministratore di condominio e alla stessa Soprintendenza. I residenti lamentano che alcune auto vengono lasciate anche per una notte intera, cosa che risulta anche uno sfregio al decoro della piazzetta dove tra l’altro si affaccia un caratteristico ristorante. La Soprintendenza ha precisato, in un intervento dei mesi scorsi, che la presenza delle auto in quel luogo rappresenta uno schiaffo al bene architettonico e un danno materiale in quanto non è escluso che si possano causare danni al lastricato sia a causa delle continue manovre delle auto sia per il fumo dei tubi di scappamento.

Per questo uno dei residenti si è rivolto anche ad un legale per cercare di tutelare quello che è un patrimonio storico della città. I vigili urbani possono accedere solo se viene inserita una postilla nel regolamento condominiale, una semplice disposizione che metterebbe fine ad un grave fenomeno ma che nonostante le sollecitazioni l’amministratore non sembra voler portare al voto nell’assemblea. I residenti lamentano che per queste lentezze burocratiche viene messo a repentaglio un bene a dispetto delle tutele disposte dalla Soprintendenza di Verona e che il Comune è tenuto a far rispettare, con la vigilanza, e se serve, con delle multe.

Dell’argomento, qualche giorno fa, si è interessato anche il consigliere comunale Rossini con una interrogazione rivolta alla giunta comunale.

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