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tra scuola e teatro

Baby attori tra emozioni e realtà

Le prime tre serate del festival hanno fatto segnare il tutto esaurito.

Baby attori tra emozioni e realtà

Tre serate da sold out e un migliaio di spettatori per la prima settimana di “Tra scuola e teatro”, il festival polesano dei laboratori teatrali delle scuole che vede gli studenti impegnati in produzioni teatrali portate sul palco del teatro Duomo.

Mercoledì sera la scuola Goldoni di Ceregnano, con “L’isola dell’infanzia perdita” ha chiuso la prima tre giorni di spettacoli, che riprenderà lunedì prossimo con il resto del programma. Quello di mercoledì è stato uno spettacolo complesso, giunto al termine del laboratorio teatrale organizzato con un Pon nella scuola media di Ceregnano. “L’Isola dell’infanzia perduta” è stato tratto dal romanzo “Il signore delle mosche” Di William Golding.

Un adattamento, curato dai docenti della Goldoni, ricco di spunti su cui riflettere: dalla tragedia della guerra al rischio per i giovani di imitare gli errori degli adulti, dalla necessità di dare regole e comportamenti civili alla società, al continuo conflitto male-bene, e con le proprie paure. Una storia non semplice, con momenti drammatici, dove un gruppo di ragazzini si ritrova su un’isola sperduta, mentre nel mondo impazzala guerra. Un’isola che diventa metafora della vita: la necessità di lottare per la sopravvivenza, il confronto fra chi vuole la forza e chi punta sul dialogo, la capacità di crescere attraverso errori, scoperte e la consapevolezza che solo attraverso solidarietà e convivenza è possibile, parafrasandole parole di ‘Scricciolo’, “non lasciar vincere la barbarie”. Un susseguirsi di emozioni e scene corali - ben curate regia, scenografia e recitazione - che ha ha coinvolto emotivamente tutto il pubblico.

Tra scuola e teatro si era aperta lunedì sera con due spettacoli: “Caino” dell’istituto scolastico di Este. Una rappresentazione in cui i ragazzi si sono confrontati con il tema dell’invidia nelle relazioni. A seguire “Romeo and Juliet” del liceo Celio Roccati. Una rappresentazione in lingua inglese della celebre tragedia di Shakspeare, in cui i ragazzi hanno saputo coniugare la recitazione, affinata nel loro percorso teatrale-scolastico, con la lingua inglese. Una doppia prova quindi, con scene che hanno saputo mescolare danza, movimenti di gruppo e canti.

Martedì sera è stata la volta di “Linea gialla” dell’Ic Rovigo 3 - scuola Casalini. Una storia che ha come filo conduttore incontri e personaggi che si fanno sul treno o alla stazione ferroviaria. Scene con con tanti giovani attori, per brani di gruppo o più “intimistici” per portare sul palco temi che vanno dal bullismo, all’emergenza dei rifugiati di guerra, dalla solitudine, alle relazioni fra i giovani.

La rassegna ripartirà lunedì con le ultime tre serate: l’Ics di Lendinara presenterà “L’agenda rossa di Paolo Borsellino”; il 24 maggio il Celio-Roccati con “Gic, Giovani in cammino: #Ho preso l’influencer”, liberamente tratto da “Sogno di una notte di mezza estate”; e il 25 maggio “Plancton” di Cosquillas Theatre Methodology con i Nati dal nulla di Ferrara. Serata finale il 28 maggio al teatro Don Bosco. Tra scuola e teatro è organizzata da Fita Rovigo Aps, Associazione Nexus, Noi Rovigo, in collaborazione con Zagreo e Ra.Re, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, la partnership della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine e il patrocinio di Comune di Rovigo, Agita e Uilt Veneto.

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