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LA STORIA

A 19 anni Roberto <Verza conquista l’Irlanda

E’ entrato nella squadra di rugby della scuola. “Ai miei coetanei dico: mettetevi di più in gioco”

A 19 anni Roberto <Verza conquista l’Irlanda

A 19 anni vola in Irlanda, diventa rugbista e riceve un riconoscimento per il suo impegno negli studi. E’ la storia di Roberto Verza, classe 2003, di Rovigo, iscritto al liceo Celio-Roccati: il 19enne sta frequentando un anno scolastico al St. Jarlath’s college di Tuam, nella contea di Galway, in Irlanda. Qui, nella sua scuola, Roberto gioca come avanti nel “Senior rugby team”. E di recente gli è stato conferito l’Academic Excellence Award, un riconoscimento che premia l’eccellenza accademica, oltre che la partecipazione attiva alla vita scolastica.

Sono onorato di aver ricevuto questo premio ed è una soddisfazione veder riconosciuto l’impegno profuso in questi mesi - commenta lo studente rodigino - devo ammettere, tuttavia, che ciò che più mi ha inorgoglito è stata la reazione calorosa dei miei compagni di scuola e degli insegnanti al momento della premiazione”. Roberto è un giovane molto affezionato alla propria città d’origine: da tempo fa parte del mondo del volontariato ed è un esempio di cittadinanza attiva, tra le altre cose ha ricoperto il ruolo di vice presidente del Forum Giovani di Rovigo.

Racconta Verza: “Tornerò in Italia a giugno. Per me questa è un’esperienza straordinariamente formativa, mi ha portato a sviluppare competenze relazionali e umane, oltre che pratiche. La passione per il rugby è stato un grande punto d’incontro con i ragazzi irlandesi e quando ho scoperto che Rovigo è conosciuta anche all’estero per il suo attaccamento a questo sport è stato, inutile dirlo, fonte di enorme soddisfazione. Vi svelo una curiosità: è stata proprio la mia città d’origine ad attirare l’attenzione del mio allenatore e che lo ha spinto ad offrirmi un posto in squadra”.

La sua esperienza è un esempio di energia per il mondo giovanile e la conferma di un Polesine sempre più internazionale. Ai suoi coetanei Roberto lancia una sfida: “Siamo sempre un po’ inesperti nei confronti della vita. Suggerisco ai miei coetanei di sfruttare quest’età per accrescere il più possibile il proprio patrimonio culturale e di cercare continuamente nuove forme di arricchimento, anche non convenzionali, per poter arrivare pronti al momento in cui toccherà a noi il ‘posto di comando’”.

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