Cerca

ROVIGO

Fonderia: "Tutelare ambiente, ma anche lavoro"

In ballo c'è il destino di 200 dipendenti, così come la salubrità dell'area

Fonderia: "Tutelare ambiente, ma anche lavoro"

La questione fonderia agita la politica di Rovigo. Nei prossimi giorni tornerà a riunirsi il Tavolo tecnico istituito in Comune per verificare la possibilità di modificare il Pat e la definizione di area incongrua della fonderia Draxton di via dell’Industria. Uno stop alle richieste della dirigenza aziendale potrebbe impedire futuri investimenti e sviluppi e la sopravvivenza stessa della fabbrica. Ed è per questo che da più parte si chiede di decidere in fretta per tutelare l’ambiente ma anche gli oltre 200 posti di lavoro della fonderia.

“Una soluzione va trovata ed in tempi brevi - dice Samuel Scavazzin, segretario della Cisl - perché occorre fare in modo che l’azienda non lasci il territorio. Occorre anche salvaguardare la salubrità della zona e la salute pubblica, ed è per questo che è stato istituito questo Tavolo tecnico. la soluzione, inoltre potrebbe essere un importante precedente per il resto del territorio in vista dei fondi e degli investimenti legati al Pnrr e all’istituzione della Zls”.

Sull’argomento interviene anche la politica. Michele Aretusini, capogruppo della Lega in consiglio comunale sostiene che “occorre tenere in piedi le due cose: sia la salvaguardia dei posti di lavoro e dell’azienda che la tutela della salute della frazione di Borsea. I cittadini hanno diritto a vivere in un posto sicuro e salubre, l’avevo detto loro anche nel corso del nostro incontro. Il Comune di Rovigo? Ancora non si è capito bene la posizione della maggioranza, probabilmente sarà divisa al suo interno, come sempre avviene nelle questioni fondamentali. Purtroppo l’opposizione non fa parte del tavolo tecnico che dovrà esaminare questa tematica, avremmo potuto portare il nostro contributo”.

Sul tema lancia una interpellanza anche il consigliere di opposizione Antonio Rossini che chiama in causa il sindaco Gaffeo affinché prenda una decisione. Rossini ricorda che già due anni fa aveva presentato una interpellanza: “Si sono persi inutilmente quasi due anni, solo davanti una sentenza del Tar che mette a rischio la sopravvivenza della fonderia Draxton il comune decide solo adesso di istituire un tavolo tecnico per accertare se effettivamente nel Pat sia da cambiare l’attuale classificazione ad area incongrua ritornando ad area industriale per permettere lo sviluppo ed il consolidamento dell’azienda”.

Rossini chiede a gran voce: “Perché l’amministrazione comunale ha perso inutilmente quasi due anni su una questione così importante per la vita dei cittadini dei lavoratori, delle famiglie?” Nell’interpellanza del 2020 aveva chiesto “se si intenda politicamente far avviare, con urgenza, tutte le procedure tendenti ad intraprendere, con le competenti autorità, una verifica della rispondenza alle normative di legge della qualità e della quantità delle emissione solide e gassose provenienti dal complesso siderurgico di viale delle Industrie. Se si intenda di riconsiderare, ai fini del vigente Pat l'inopportuna classificazione ad ‘Area incongrua’ la superficie in cui lo stabilimento oggi insiste, ritornando alla originaria classificazione di ‘area industriale’, funzionale anche a garantire futuri investimenti tecnologici necessari per rendere strategico l'impianto di Rovigo all'interno del gruppo di cui fa parte.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400