VOCE
Calcio
25.06.2022 - 18:07
Si annuncia un clamoroso divorzio tra Comune e Us Adriese: per la prima volta in oltre 100 anni di gloriosa storia calcistica la società granata potrebbe essere costretta a emigrare. Le possibilità che possa restare nella propria “casa” dello stadio Bettinazzi sono ridotte al lumicino. Probabilmente serve un intervento miracoloso dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città, la cui ricorrenza cade mercoledì prossimo.
Che la situazione sia ormai sfuggita di mano dall’amministrazione comunale è apparso chiaro dal forte nervosismo del sindaco Omar Barbierato durante la conferenza stampa di ieri mattina a Palazzo Tassoni, affiancato da Simone Visentini, consigliere comunale delegato allo sport.
Dopo aver chiuso la diretta Facebook al termine delle sue dichiarazioni, alla domanda se corrispondesse al vero o meno che un funzionario del Comune avrebbe contattato la società per avvisarla che al 30 giugno dovrà restituire le chiavi dell’impianto, il sindaco si è inalberato.
Intanto Barbierato ha fatto sapere che è scaduto il termine previsto dal bando per la gestione del Bettinazzi, ed è andato deserto. Da quanto trapela il nocciolo del contenere sarebbe la fidejussione da 100mila euro che l’amministrazione comunale richiede quale garanzia per la normale manutenzione per riavere l’impianto in condizioni accettabili, visto quanto successo con altre strutture sportive che nei decenni hanno subito gravi deterioramenti.
Per la società granata sarebbe un imperdonabile atto di sfiducia visto l’impegno e i tanti interventi realizzati nel Bettinazzi proprio come fosse casa propria. Adesso eventuali società, a partire dall’Us Adriese, se interessate al Bettinazzi possono rivolgersi al dirigente competente per arrivare a una soluzione “alle condizioni poste dal bando” ha più volte rimarcato Barbierato. Comunque il tempo è strettissimo: perché entro metà luglio l’Us Adriese deve formalizzare l’iscrizione al campionato di Serie D.
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