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LA GRANDE SICCITA'

Si pensa al razionamento dell'acqua anche di giorno

Il capo della Protezione civile: "Non possiamo escluderlo"

Nove ore coi rubinetti a secco, giovedì prossimo

Il razionamento dell'acqua potrebbe scattare non solo dalle 24 alle 6, come era stato prospettato nei giorni scorsi, ma persino nelle ore diurne, nelle regioni maggiormente colpite dall'eccezionale ondata di siccità. Lo ha confermato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, spiegando come, alla luce della gravità della situazione, senza precedenti negli ultimi decenni, non sia assolutamente possibile escludere una eventualità di questo tipo. "Nelle prossime settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza", ha aggiunto.

In questa direzione vanno anche le dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. "Sull'acqua credo che qualche piccolo razionamento sia già in essere - ha infatti detto - Una crisi idrica di questo tipo non si è mai verificata nella storia della Lombardia". Lo ha ricordato il presidente lombardo Attilio Fontana.

A testimonianza di quanto, in questa Regione, la situazione sia seria e senza precedenti, anche la decisione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha firmato una ordinanza per invitare "cittadine e cittadini a ridurre al minimo l'uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili".

Ordinanze di questo tipo sono già in essere da alcuni giorni, tra l'altro, in Bassopolesine, dove il problema della siccità e del cuneo salino stanno colpendo duro. 

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