Ragazze molestate alla stazione

La vicenda delle macchie di sangue e della scritta in arabo, pure vergata col sangue, sul muro della stazione ferroviaria di Adria, scoperte nella mattinata di giovedì dal personale addetto alle pulizie e immediatamente repertate dal personale dei carabinieri, potrebbe non essere un caso isolato.

Sempre alla stazione, infatti, nei giorni scorsi, due ragazze hanno segnalato di essere state avvicinate e infastidite da uno straniero, visibilmente confuso, nel secondo caso anche sporco di sangue. Estremamente verosimile, quindi, che sia proprio lui ad avere fatto quella scritta, dal significato oscuro, ma senza dubbio estranea a ogni rivendicazione collegata all’integralismo islamico, molto probabilmente frutto, in maniera molto più prosaica, di confusione e disagio interiore.

In particolare, la giovane donna autrice della più recente delle due segnalazioni si sarebbe vista avvicinare dallo straniero semicoperto di sangue, che le avrebbe chiesto il nome. Lei avrebbe fatto finta di nulla e, a quel punto, il giovane avrebbe assunto un atteggiamento minaccioso. L’intervento di alcuni presenti lo avrebbe fatto desistere. Poi, si sarebbe allontanato.

Un altro episodio simile si sarebbe verificato il giorno precedente, invece, a questo e a quello della scoperta delle scritte. Una ragazza avrebbe subito un tentativo di “scippo” del cellulare a opera di un giovane. Quest’ultimo, poi, le avrebbe detto, ridendo: “Ti sei spaventata, eh?”. Da capire, chiaramente, se si tratti della stessa persona vista in stazione il giorno dopo, insanguinata, ma il sospetto è forte.

Tutte queste circostanze sono, comunque, perfettamente a conoscenza del personale dei carabinieri, che sta indagando sul caso. Risolto, quindi, il piccolo “giallo” della scritta in arabo, decisamente, a questo punto, frutto di una situazione personale di profondo disagio.