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L’ambulatorio veterinario resta senza casa

Dopo la ristrutturazione del Punto Sanità, questo è stato smantellato e spostato a Badia Polesine

L’ambulatorio veterinario resta senza casa

L’ambulatorio veterinario pubblico di Castelmassa non ha più una casa. Da oltre quarant’anni, nel paese rivierasco, era presente l’ambulatorio pubblico di veterinaria altopolesana, un servizio pubblico molto apprezzato e fondamentale per l’intero territorio, non solo per la sterilizzazione dei gatti o per i microchip e passaporti per i cani, ma anche e soprattutto per l’intensa attività relativa agli allevamenti avicoli, suinicoli e bovini presenti nella zona.

Dopo la ristrutturazione del Punto Sanità, nonostante fossero stati preparati e allestiti i locali per l’ambulatorio veterinario, questo è stato smantellato e spostato a Badia Polesine, creando un importante disagio alla popolazione altopolesana. “Ho partecipato il 21 novembre scorso all'inaugurazione della nuova ristrutturazione del Punto Sanità di Castelmassa, alla presenza dei dirigenti dell’Ulss 5 di Rovigo, di numerosi sindaci altopolesani e altre autorità provinciali. I lavori sono stati ben fatti, con tante nuove stanze adibite ad ambulatori e ad altri servizi pubblici sanitari. Visitando la nuova distribuzione delle varie attività, si è notato però che non esiste più l'Ambulatorio Pubblico di Veterinaria Altopolesana, attivo dal 1980” ,ci racconta un cittadino massese che continua poi dando alcuni numeri sull'attività veterinaria di pubblico servizio in altopolesine.

“Nel nostro territorio ci sono i più numerosi allevamenti di suini della provincia (ben 9), ci sono numerosi allevamenti di bovini da latte e da ingrasso, solo ad esempio, l'Azienda Agricola Bernardelli è tra le principali produttrici di latte della provincia. Ci sono importanti allevamenti avicoli di polli e tacchini, attività di controllo delle macellerie e dei supermercati per la vendita di carni e servizi di macellazione d'urgenza per il benessere degli animali feriti".

"Ma l’attività veterinaria di pubblico servizio svolge altre importanti funzioni – continua Tiziano - Ogni anno vengono fatti oltre 70 passaporti per cani e vengono inseriti oltre 50 microchip. Un'attività molto apprezzata è la lotta al randagismo dei gatti, attiva dal 1993, che ogni anno comporta interventi chirurgici di sterilizzazione di 800/900 animali con annesso microchip, grazie all'aiuto dei tanti volontari che, da Melara, dove si trova uno dei gattili più grandi della provincia, a Ficarolo, gestiscono colonie di gatti e si sono sempre appoggiati all'ambulatorio di Castelmassa per questi interventi".

"Ora che l'ambulatorio è stato chiuso, molti volontari non sono più disposti a fare 50 o 70 km per usufruire di questo servizio in altra sede, con notevole disagio per loro e per gli animali non più seguiti. Vorremmo sapere se i nostri dirigenti responsabili dell'Ulss 5 Rovigo sono al corrente dell'esistenza di tale servizio e che cosa ne comporterebbe la chiusura, così come i responsabili della categoria del Servizio Veterinario dell'azienda sociosanitaria. Se sanno di questo, vuol dire che non interessa a nessuno il disagio e il disinteresse per le varie attività produttive e dei volontari della comunità altopolesana – conclude - Speriamo che ora i nostri primi cittadini si adoperino per poter riattivare questo importante servizio pubblico, per non far sentire questo territorio e i suoi cittadini, sempre gli ultimi”.

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