VOCE
LA STORIA
15.03.2023 - 10:20
Ha lanciato un appello sul web, pensando, come è ovvio che sia, alla sua situazione, ma anche a quella di tanti altri pazienti che, come lei, sono in attesa di quella donazione di midollo che potrebbe cambiarle la vita. A riportare la storia, il quotidiano Il Mattino di Padova.
Luisa Zanchin, 53 anni, moglie e mamma di due figli, è in attesa di un donatore. E il tempo necessario a trovarlo è prezioso, è un fattore chiave. Una situazione che vivono i circa 1200 pazienti con tumori del sangue che non hanno un donatore familiare (la compatibilità con i fratelli è solo del 25% dei casi) e non riescono a trovare un “gemello” da registro per poter effettuare un trapianto in grado di salvarla. Luisa fa parte di Admo, associazione donatori di midollo osseo che in Italia si occupa della sensibilizzazione alla donazione di cellule staminali emopoietiche.
Lei è ammalata di mielofibrosi dal 2001, un tumore del sangue raro, evoluzione di una malattia meno grave, la policitemia vera. Il rischio di passare alla fase successiva, leucemia acuta, è altissimo. E' per questo che trovare un donatore in tempi il più celeri possibile è essenziale. Luisa attende dal 2019, quando è entrata nel registro dei pazienti che sono in attesa. L'associazione del donatore col ricevente è gestita da un algoritmo e la scelta ricade sul donatore maggiormente compatibile. La possibilità di trovare quello che viene definito "un gemello" è di una su 100mila: evidente, quindi, come il fattore determinante sia la platea di donatori iscritta all'apposito registro. In Italia sono pochi: circa mezzo milione, a fronte dei 9 milioni di tedeschi.
Visto che la possibilità di trovare un donatore compatibile è massima nei dintorni della comunità di origine, Luisa lancia un appello agli abitanti di Fratte e di Loreggiola, paesi di origine dei genitori. "Anche se la sensibilizzazione deve valere per tutti, non solo per chi fa l’appello", chiarisce Luisa.
"Magari non si trova il mio gemello, ma lo si trova per un altro paziente. È questo che fanno i volontari di Admo associazione donatori di midollo osseo con la quale collaboro come volontaria. Anche Aipamm l’altra associazione di cui faccio parte e che si occupa di tumori rari, ha organizzato un evento per parlare di trapianto e donazione".
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