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ROVIGO

Ragazzi sul tetto dell'ex Maddalena

E Casa Serena sarà un problema ancora peggiore: incubo vuoti urbani

Ragazzi sul tetto dell'ex Maddalena

Vuoti urbani, ma pronti a riempirsi di rischi.

Una situazione ormai familiare per la città di Rovigo, trovatasi a fare i conti, in questi anni, prima con il gruppetto di vecchie case poste all’inizio del Corso, lato ponte Marabin, ora abbattute, quindi con l’ex piscina comunale Baldetti, poi ancora con l’ex ospedale Maddalena.

Tutti stabili insicuri e spesso insalubri che si sono ben presto riempiti di persone in difficoltà, a volte anche dedite alla commissione di reati. E che è stato necessario sgomberare più di una volta. Senza mai risolvere, però, definitivamente il problema.

Perché, per farlo, è necessario demolire o riqualificare: per le case in Corso del Popolo e per la ex Baldetti è stata scelta la prima strada. Per l’ex Maddalena, la seconda, tuttora in divenire. Attualmente, quindi, i motivi di allarme non sono cessati, nell’ex ospedale in Commenda, anzi.

Tant’è che non più tardi di mercoledì, la polizia è dovuta accorrere perché due ragazzini erano stati segnalati sul tetto. Dove, effettivamente, sono stati trovati. Speriamo siano gli ultimi, alla luce del pericolo insito in una “avventura” del genere, in una struttura non solo dismessa, ma danneggiata e pericolosa.

Di certo, non sono stati i primi. Ci sono stati persino adolescenti che, all’epoca della mania della “cattura” dei Pokemon, inseguendo un esemplare particolarmente raro, si trovarono all’ultimo piano. Andò bene. Non era scontato.

Stesso discorso per il centro commerciale Le Torri, in via Sacro Cuore. Nei mesi scorsi, dei ragazzini hanno appiccato il fuoco a del materiale di risulta accatastato nel posteggio sotterraneo. E non è l’unico vandalismo commesso ultimamente in quei locali.

Per dirla in parole povere: ex Maddalena e centro commerciale Le Torri sono due enormi problemi, di sicurezza e di ordine pubblico, da governare quotidianamente.

Ma “rischiano” di passare decisamente in secondo piano, come “potenziale emergenza” se davvero Casa Serena resterà vuota. Perché Casa Serena è enorme, topograficamente complessa, in parole povere ingovernabile e incontrollabile. Eventuali ordinanze per “impedire l’accesso” sarebbero sterili esercizi di ipocrisia burocratica: impossibile murare in maniera duratura ogni accesso a quel gigante. Casa Serena, insomma, rischia di diventare un incubo, dal punto di vista dell’ordine pubblico e del controllo del territorio.

Così, mentre la politica, ossia la parte che dovrebbe risolvere emergenze di questa portata, attende col cuore in gola e pronta all’obbedienza assoluta i pareri di tecnici e revisori dei conti, quasi spettasse a loro il governo della città, chi ogni giorno si adopera per la sicurezza di tutti e ha quella capacità di guardare lontano che, a dire il vero, dovrebbe essere patrimonio anche di chi amministra, attende con trepidazione.

Prefettura e forze dell’ordine lo sanno perfettamente: impedire l’accesso contemporaneamente a Casa Serena, Ex Maddalena, Centro Commerciale Le Torri, tenerli costantemente controllati e vuoti è, di fatto, impossibile.

Non resta, quindi, che sperare che in città non si generi l’ennesimo vuoto urbano. Come, però, allo stato appare molto, molto verosimile che possa accadere.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    30 Giugno 2023 - 08:08

    il degrado urbano comincia proprio cosi'..con l'incuria delle amministrazioni e l'incapacita' di gestione

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