"Chiudere la piscina è un disagio enorme"

"Ci è giunta una nota dall'assessore allo sport Mattia Milan con la quale annuncia la chiusura dell'unico impianto natatorio cittadino causa 'non meglio precisate rotture' che pregiudicherebbero la sicurezza dell'impianto stesso. La chiusura dovrebbe scattare da fine gennaio fino, si legge, al mese di aprile".

A tornare sulla clamorosa chiusura dell'impianto di viale Porta Po, Mattia Maniezzo, consigliere comunale a Rovigo. "Premettiamo che Fratelli d'Italia non era stato informato, prima d'ora, di questa situazione così grave dell'impianto, anzi, l'amministrazione Gaffeo parlava come suo solito, di cause milionarie e di vittoria della città per il ritorno in possesso del polo dopo il famoso "lodo baldetti". Se fossimo stati quantomeno informati, avremo sicuramente lavorato, per trovare una soluzione condivisa alternativa".

"Arrivare alla chiusura dell'unico spazio acqua in città significa creare un disagio enorme a tutte le fasce della nostra comunità, partendo dai bambini, passando per le persone diversamente abili, sportivi e persone della terza età".

"Pagati i circa 5,5 mln di € alla banca, da parte del comune, il polo è stato di fatto abbandonato a se stesso, con un bando per la sua gestione arrivato solo in questi ultimi tempi, dopo troppo davvero troppo tempo. Se di rotture che pregiudicano la sicurezza davvero si tratta, certamente non nascono dall'oggi al domani ma, con ogni probabilità, sono il frutto di incuria e mala gestione che di fatto è in capo al comune.
Come Fdi vigileremo affinché gli impegni presi con i lavoratori vengano rispettati in ogni punto. Rimaniamo increduli a fronte di questa notizia. Una seria amministrazione non avrebbe mai permesso di arrivare a tanto, ossia togliere sport, salute, cure e condivisione ai propri cittadini. Rimaniamo comunque a disposizione per trovare una eventuale possibile soluzione alla chiusura dell'impianto".