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POLIZIA POSTALE

“In carcere per i file dell’orrore”

La difesa affila le armi, dopo l’arresto del 54enne. Contestato materiale pedopornografico

“In carcere per i file dell’orrore”

Convalida dell’arresto e custodia cautelare in carcere aveva chiesto l’accusa e questa è stata la decisione del giudice del Tribunale di Rovigo, nel corso dell’udienza di convalida, a carico del 54enne arrestato dalla polizia postale di Rovigo, nell’ambito di una inchiesta partita dalla Procura distrettuale di Venezia, competente per questa tipologia di reato.

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La difesa, tuttavia, affidata all’avvocato Laura Tosini di Rovigo, affila le armi, per un “secondo round” nel quale, tramite un ricorso, confida di fare decadere la misura a carico dell’indagato.

Non è questo, ovviamente, l’unico fronte aperto, dal momento che alle valutazioni sulla libertà personale si accompagneranno anche quelle relative al merito dell’accusa, pesante: il possesso di un numero considerevole di file di contenuto pedopornografico, che la polizia postale avrebbe trovato nel corso della perquisizione.

Contestazioni che la difesa, nel prosieguo dell’indagine, conta di potere ricontestualizzare, facendo emergere una sostanziale estraneità del proprio assistito alle accuse mossegli. Doveroso precisare, in ogni caso, a tutela dell’indagato, come siamo nella fase delle indagini preliminari.

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