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fiesso umbertiano e lusia

Parroci nel mirino dei ladri, uno resta ferito

Avrebbe cercato di rincorrerli. Spariti contanti e preziosi

Rissa nella notte, arrivano i Carabinieri

Le feste si avvicinano e i furti aumentano: binomio ormai consueto quello che non dà pace agli abitanti di Fiesso Umbertiano e Pincara, neppure al prete. E’ quanto successo lo scorso sabato 13 dicembre, all’incirca alle 14, in canonica. A essere vittima dell’incursione di due persone sconosciute non identificate, il parroco dei due paesi, don Antonio Rossi.

“Mi trovavo in casa quando mi sono accorto dell’entrata di due persone. Hanno rotto il cilindro della porta forzandolo e facendolo cadere a terra - spiega il sacerdote – e poi si sono introdotti dividendosi in due parti dell’abitazione”. Nella paura del momento, don Rossi si è precipitato nel cercare di bloccare i due malviventi ma senza riuscirci, cadendo vicino alla porta d’entrata di testa. “La caduta mi ha provocato un danno all’occhio che però è in via di risoluzione e una frattura alla spalla che verrà operata venerdì in un intervento all’ospedale di Adria”. Il bilancio della bravata? Un centinaio di euro trovati rovistando qua e là in qualche cassetto.

“Nel vederli scappare non avevano null’altro in mano, solo quei pochi spiccioli che tenevo in casa” continua il prete, ricordando: “E’ un brutto momento per chi abita nelle nostre zone, Fiesso e Pincara ultimamente sono batture a tappetto da questi episodi, stupisce che nel mio caso sia avvenuto in pieno giorno e dall’ingresso principale”. Un fine settimana, insomma, che si inserisce in un panorama già ben conosciuto anche a Lusia dove, proprio poche settimane fa, lo scorso 24 novembre, anche il parroco don Enrico Schibuola era stato vittima di un furto nella sua abitazione, accanto al sagrato della chiesa parrocchiale, mentre si trovava in casa. I malviventi, racconta il prete, hanno fatto un bel bottino: rovistando in tutti i cassetti e rami sono ricuciti a trovare il mazzo di chiavi che apre la cassetta delle offerte ricevute in chiesa, e addirittura alcuni reliquari che erano in cassaforte, oltre a qualche piccolo oggetto d’oro.

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