VOCE
VENETO
15.03.2024 - 09:50
Verona, città semiblindata e teatro della due-giorni del G7 dedicata all'industria, alla tecnologia e al digitale, ha offerto non solo grandi prospettive per il Nordest italiano, ma anche sfide significative. Tra foto di famiglia e strette di mano, i rappresentanti dei paesi economicamente più avanzati si sono riuniti per discutere della transizione verde e digitale che il sistema produttivo globale è chiamato ad affrontare.
IL POTENZIALE IMPIANTO DI SILICON BOX
La singaporiana Silicon Box è emersa come uno dei protagonisti di questo vertice, con il suo progetto di produrre chip in Italia. "Il progetto – rivela Adolfo Urso, titolare delle imprese e del made in Italy – non nasce ieri". Dopo aver presentato il piano per la microelettronica a oltre 80 multinazionali dei cosiddetti paesi amici, tra cui Corea del Sud, Taiwan, Giappone, Singapore e Stati Uniti, Silicon Box ha mostrato interesse nel territorio italiano. Un investimento da 3,2 miliardi che potrebbe portare significativi benefici economici alla regione del Nordest.
IL PROTOCOLLO D'INTESA PER HORONDA, UCRAINA
Parallelamente, è stata discussa la questione della piattaforma logistica di Horonda in Ucraina. L'Italia intende stabilire un corridoio logistico in collaborazione con la vicepremier ucraina Julija Svyrydenko. Il protocollo d'intesa sarà firmato il 9 aprile a Trieste, con l'obiettivo di smistare merci lungo le direttrici nord, sud e ovest, interessando l'interporto Quadrante Europa di Verona e i porti di Trieste e Venezia. Un progetto che vede la partecipazione di diverse aziende italiane, sia private che pubbliche.
LE SFIDE PER LE PMI E L'ALFABETIZZAZIONE DI MASSA
Ma non tutto è roseo. Il G7 ha riconosciuto la necessità di "allineare sempre più le regole tra i paesi per favorire uno sviluppo omogeneo dell'intelligenza artificiale, del quantum e delle altre tecnologie emergenti, coinvolgendo le PMI e favorendo l'alfabetizzazione di massa". Questo significa che le piccole e medie imprese devono stare al passo con le nuove tecnologie, mentre la popolazione generale deve acquisire una maggiore comprensione di questi argomenti complessi. In definitiva, il G7 ha offerto al Nordest italiano sia opportunità che sfide. Ma è evidente che con la giusta strategia e un approccio proattivo, il Nordest può trarre vantaggio da queste opportunità e superare le sfide.
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