VOCE
veneto
24.05.2024 - 18:00
La giovane ha trovato il coraggio di denunciare. E ha fatto bene
Il caso di un dipendente Snam di 58 anni, rappresenta un esempio emblematico delle complesse dinamiche che possono emergere sul posto di lavoro. La vicenda, che ha visto il lavoratore licenziato, reintegrato e di nuovo licenziato prima di essere definitivamente reintegrato, solleva importanti questioni riguardanti i diritti dei lavoratori, le politiche aziendali e l'interpretazione della giustizia.
Il 9 febbraio 2022, l'uomo portiere-tuttofare presso la sede Snam di Padova, si trovava a conversare con una collega trentenne, addetta alla verifica dei green pass per la ditta Sicuritalia. Durante la chiacchierata, avrebbe pronunciato alcune frasi di chiaro contenuto sessista, riferendosi alla cantante spagnola Ana Mena, protagonista del Festival di Sanremo di quei giorni. Le parole, tra cui "Che provasse a mettersi nei panni di un uomo quando si trova davanti a una donna con un decolleté così... l’uomo si eccita di sicuro... è la natura che è così...", sono state percepite come offensive dalla collega, che aveva già subito molestie in passato.
La segnalazione della collega ha portato l'azienda ad avviare un procedimento disciplinare, culminato il 24 marzo 2022 con il licenziamento per giusta causa. Tuttavia, il lavoratore ha immediatamente presentato ricorso, ottenendo un reintegro provvisorio. La sentenza di primo grado del giudice del lavoro di Padova ha riconosciuto un ristoro di 22 mensilità, giudicando la sanzione sproporzionata rispetto alla gravità del fatto, ma ha confermato la perdita del posto di lavoro.
Non soddisfatto della sentenza di primo grado, l'uomo ha deciso di ricorrere in appello. La Corte d’appello di Venezia ha accolto il punto di vista dell'avvocato Roberto Finocchiaro, che assisteva il lavoratore, dichiarando illegittimo il licenziamento e ordinando la reintegrazione del dipendente, oltre al pagamento di un risarcimento di 12 mensilità più gli interessi. I giudici di secondo grado hanno ritenuto che le frasi, sebbene volgari, non costituissero molestie sessuali in quanto non finalizzate a intimidire o offendere l'interlocutrice. Hanno inoltre sottolineato che l'episodio si è verificato in un contesto confidenziale, escludendo il carattere offensivo, discriminatorio o intimidatorio delle parole.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE