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Veneto

Tenta di rubare un cellulare, 33enne bloccato da due testimoni

L'oggetto si trovava un furgone incustodito. L'uomo fermato da due cittadini e arrestato dalle forze dell'ordine.

Rubano un cellulare e finiscono nei guai per ricettazione

I cellulari venivano pagati, ma non arrivavano

Un 33enne tunisino, già noto alle forze dell'ordine, ha tentato di rubare un cellulare da un furgone incustodito, ma il suo piano è stato sventato grazie all'intervento tempestivo di due cittadini.

Il furto è avvenuto di fronte all'ingresso dell'officina On Motors, situata in una zona trafficata di Verona. Il proprietario del furgone, un rivenditore di gomme, aveva lasciato il veicolo aperto e incustodito per svolgere alcune pratiche burocratiche all'interno dell'attività commerciale. Il 33enne tunisino, notando il cellulare lasciato a bordo del veicolo, ha deciso di approfittare della situazione, credendo di poter agire indisturbato.

Tuttavia, due testimoni avevano già intuito le intenzioni dell'uomo e hanno deciso di osservarlo attentamente. La loro prontezza di spirito ha permesso di monitorare ogni mossa del ladro, che, una volta appropriatosi del cellulare, ha tentato di dileguarsi. La fuga del 33enne è stata breve: dopo aver cercato invano di nascondersi tra le auto e i camper parcheggiati sulla via, è stato bloccato dai due testimoni.

 Ne è nata una colluttazione che, fortunatamente, si è conclusa senza feriti, sebbene con qualche capo d'abbigliamento strappato. I testimoni, nel frattempo, avevano già allertato i Carabinieri di Verona, che sono giunti rapidamente sul posto. Il cellulare è stato recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario, mentre il 33enne, privo di documenti, è stato portato in caserma per essere fotosegnalato.

Il ladro, un cittadino tunisino senza fissa dimora, era già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati. Informata l'autorità giudiziaria, l'uomo è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma dei Carabinieri di Verona. Nella mattinata di giovedì, è stato tradotto davanti al giudice del Tribunale di Verona, che ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, rinviando il processo ai primi giorni di giugno.


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