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Rissa tra stranieri in via Carducci, esplode la polemica sulla sicurezza

Un bengalese aggredito da un africano molesto: l'episodio riaccende interrogativi sulla moschea di via Piave, chiusa per motivi di sicurezza

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Rissa a Mestre nella mattinata di Mercoledì 19 giugno, in via Carducci dove un cittadino bengalese di 39 anni, è stato aggredito da un uomo africano, riportando ferite al volto e perdendo sangue dal naso. L'aggressione è avvenuta nei pressi della moschea di via Piave, già al centro di polemiche e controversie.

Secondo quanto riportato dai testimoni, l'aggressore, un uomo africano già noto per comportamenti molesti, era stato allontanato dalla moschea di via Piave per il suo atteggiamento irrispettoso. Dopo essere stato allontanato, l'uomo ha atteso  fuori dalla moschea, tendendogli un agguato e aggredendolo violentemente. Sul posto è intervenuta una volante della questura, che ha raccolto le testimonianze e la denuncia del ferito.

La moschea di via Piave, situata al civico 17, è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi anni. L'edificio, un tempo sede di un supermercato PAM, è stato affittato all'associazione Ittihad per essere utilizzato come centro di attività culturali della comunità bengalese musulmana. Tuttavia, la struttura ha spesso attirato l'attenzione delle autorità per questioni legate alla sicurezza e alla conformità urbanistica. Il 18 giugno, il Tribunale Amministrativo del Veneto ha emesso una sentenza definitiva che dispone la chiusura della moschea per "motivi di sicurezza". La decisione segue un provvedimento urgente emesso un anno fa dalla seconda sezione del TAR, che aveva temporaneamente sospeso l'attività del centro in attesa di ulteriori verifiche.


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