Anziano massacrato per 900, arrestato il malvivente dopo un anno e mezzo di indagini

Era dicembre del 2022 quando un anziano, over 65, è stato vittima di una violenta rapina nella sua stessa abitazione. Il malvivente, un 57enne italiano con numerosi precedenti penali per delitti contro il patrimonio, ha adescato l'anziano con la scusa di chiedere indicazioni stradali. Approfittando della disponibilità della vittima, che lo aveva accolto in casa e persino offerto da bere, il rapinatore ha colpito ripetutamente l'anziano alla nuca con un tubo di ferro, incappucciandolo e minacciandolo di morte con una roncola di ferro. Dopo aver immobilizzato la vittima legandogli i polsi a una scaffalatura, il malvivente si è impossessato di 900 euro in contanti e si è dileguato.

L'arresto del rapinatore è il frutto di un anno e mezzo di indagini incessanti condotte dai Carabinieri di Montebelluna. Le forze dell'ordine hanno lavorato senza sosta, analizzando e incrociando numerosi dati ricavati dai tabulati di traffico telefonico e di cella. La descrizione fornita dalla vittima è stata fondamentale per restringere il cerchio dei sospettati, ma è stato il DNA a chiudere definitivamente il caso. Le tracce genetiche lasciate sulla scena del crimine hanno permesso di identificare con certezza l'autore della rapina.

Il DNA, infatti, ha permesso di collegare il 57enne alla scena del crimine, fornendo una prova inconfutabile della sua colpevolezza. Il giudice per le indagini preliminari (GIP) presso il Tribunale di Treviso, sulla base degli elementi raccolti dai Carabinieri e evidenziati dalla Procura, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nelle scorse ore presso la casa circondariale di Trento, dove il malvivente era già recluso per altra causa.