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veneto
29.06.2024 - 08:00
Nelle ultime settimane, la stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia è stata teatro di un'intensa attività di controllo da parte della Polizia Ferroviaria. Con l'inizio della stagione estiva, infatti, è stato potenziato il monitoraggio per garantire la sicurezza dei viaggiatori, portando all'identificazione di oltre 3.000 persone e all'ispezione di 620 treni. Questo sforzo ha permesso di fermare e denunciare oltre 20 borseggiatrici, tutte originarie dell'Est Europa, che si aggiravano con fare sospetto tra i viaggiatori.
Il fenomeno dei borseggiatori nelle stazioni ferroviarie non è nuovo, ma negli ultimi tempi sembra aver subito un incremento preoccupante. Le borseggiatrici fermate a Venezia Santa Lucia erano già note alle forze dell'ordine: ben 20 di loro erano state colpite da un foglio di via obbligatorio, che vietava loro di entrare nel territorio comunale. Nonostante questo, sono state sorprese nuovamente nell'area della stazione, senza riuscire a fornire una giustificazione plausibile per la loro presenza.
La prevenzione è fondamentale per contrastare il fenomeno dei borseggiatori. Gli agenti della Polizia Ferroviaria, grazie a un'attenta attività di monitoraggio e controllo, sono riusciti a identificare e fermare le borseggiatrici prima che potessero colpire. Questo risultato è frutto di un lavoro costante e capillare, che ha visto gli agenti impegnati nell'identificazione di migliaia di persone e nell'ispezione di centinaia di treni.
Un episodio particolarmente significativo è avvenuto nella stazione di Mestre, dove due giovani sono stati fermati per il furto di un bagaglio ai danni di una turista indiana. La donna, dopo aver subito il furto, si era recata negli uffici della Polizia Ferroviaria di Milano per denunciare l'accaduto. Grazie alla sua descrizione sommaria e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile identificare e fermare i ladri, entrambi con numerosi precedenti, mentre si aggiravano con fare sospetto presso lo scalo mestrino.
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