Cerca

veneto

Serrata dei locali e stop alla notte bianca

Gli esercenti di Udine si ribellano contro l'ordinanza anti-alcol

Movida partono i controlli

Udine si trova al centro di una tempesta politica e sociale. Lunedì 1 luglio, nella storica Sala Valduga della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, si è tenuto un incontro cruciale tra i pubblici esercenti aderenti a Confcommercio. La riunione, guidata dal responsabile Giovanni Pigani, ha visto la partecipazione di figure di spicco come il direttore generale di Confcommercio provinciale Lorenzo Mazzolini, il consigliere mandamentale udinese Rodolfo Totolo e il capogruppo di Confcommercio Fipe provinciale Antonio Dalla Mora. Il tema centrale? La controversa ordinanza anti-alcol emanata dal Comune di Udine.

L'ordinanza in questione vieta la vendita di alcolici da asporto nei locali pubblici a partire dalle 21 (dalle 18 in Borgo Stazione) e la somministrazione dall'una di notte. Questo provvedimento, nato con l'intento di ridurre gli episodi di violenza e garantire la sicurezza, non ha però sortito gli effetti sperati. Anzi, ha suscitato una forte opposizione tra gli esercenti, che si sentono ingiustamente penalizzati. 

La risposta degli esercenti non si è fatta attendere. Due le iniziative principali: una serrata dei locali pubblici dalle 18 dell'8 luglio e per tutta la notte, e l'uscita da tutte le forme di collaborazione con il Comune per la Notte Bianca. Questo atto di protesta è stato deciso per manifestare il dissenso verso un'ordinanza che, secondo i commercianti, non sta dando i risultati sperati e sta invece danneggiando le loro attività.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400